Mercoledì sera a Dublino, in occasione della finale di Europa League, l'Atalanta di Gian Piero Gasperini ha vinto il suo primo trofeo internazionale in 117 anni di storia. Una gioia incontenibile per i tifosi nerazzurri che non smettono di festeggiare e ringraziare i propri beniamini.
Mercoledì sera l'Atalanta ha vinto con largo merito il suo primo titolo europeo annichilendo i neo campioni di Germania del Bayer Leverkusen per 3-0.
Mentre numerosissimi tifosi bergamaschi si sono recati a Dublino per supportare i ragazzi di Gasperini in terra d'Irlanda, in migliaia si sono riuniti a Bergamo, in diverse piazze per esultare prima per la tripletta di Ademola Lookman; al terzo fischio finale hanno poi dato vita a una festa senza precedenti.
I festeggiamenti sono continuati il giorno dopo all'arrivo della squadra all'aeroporto di Orio al Serio, quando il capitano De Roon - a Bergamo dal 2017 - e l'allenatore Gasperini sono scesi per primi dal velivolo con la coppa in mano.
La festa è continuata al centro sportivo dei nerazzurri, dove ad attendere la squadra c'erano ancora altre migliaia di persone, che dopo un notte di follia, hanno voluto salutare i proprio beniamini, capaci di mettere Bergamo per la prima volta sulla cartina del calcio europeo dedicata alle grandi formazioni.
«Emozioni indescrivibili», ha detto un tifoso dell'Atalanta a «Reuters».
«Penso a mio padre che tifava Atalanta da quando aveva cinque anni e non l'aveva mai vista vincere, quindi questo trofeo ora è più per lui e per tutti, per Bergamo».
«Le mie sensazioni non si possono descrivere! Non pensavo che l'Atalanta avrebbe vinto. È davvero bellissimo», ha detto una ragazza vestita di nero e azzurro.
«Una cosa così era al di là di ogni sogno e speranza. La città vive un momento di grazia proprio grazie a questa squadra. Non è un episodio che nasce dal nulla», ha detto il sindaco della città Giorgio Gori.
«Sono otto anni che, da quando Gian Piero Gasperini siede sulla panchina dell'Atalanta, un modello di società sempre ben gestito dalla famiglia Percassi è diventato anche un modello di successo che ci ha consentito di andare in Europa numerose volte, fino al risultato incredibile di ieri sera».
Ma i festeggiamenti a Bergamo non sono terminati. Evviva la Dea.