Salutato Pogba, i Red Devils hanno l'obbligo di mettere insieme una squadra competitiva, dopo anni di digiuno di trofei. I tifosi reclamano grandi star, mentre Sir Alex ricorda di averne conosciute solo quattro.
Il Manchester United vuole risorgere dal pantano della mediocrità in cui è sprofondato negli ultimi anni: i Red Devils hanno vinto l'ultima Premier League al termine della stagione 2012-2013, l'ultimo trofeo nel 2017, la EFL Cup.
Al termine dell'ultima stagione sono giunti al sesto posto, con più di 30 punti di distacco da City e Liverpool, 11 di distacco dall'Arsenal, finito quinto. In Champions League gli inglesi non sono andati oltre gli ottavi di finale, vittime dell'Atletico Madrid di Simeone. La prossima stagione giocheranno in Europa League, una magra consolazione per una super potenza del calcio.
Pogba lascia
A Erik ten Hag è stato dato il compito di riportare in cima una delle formazioni più seguite a livello globale. Oltre al giovane Rashford davanti vi è ancora Ronaldo, una grande stella sì, ma certo non più giovanissimo - 37 anni. Pogba, una delle poche grandi stelle di prima grandezza del club di Manchester è stato salutato.
Lewa in arrivo?
Lewandowski potrebbe certo creare un sensazionale trasferimento... ma questa è pura speculazione, anche se il 'Mirror' ha lanciato il segnale di interessamento da parte dei Red Devils nei confronti dell'attaccante polacco oramai in rotta di frattura completa con il Bayern. Sulla scia del cannoniere ci sono da tempo Barça e Real, con intenzioni molto serie.
Grandi star
I tifosi chiedono a gran voce l'arrivo di grandi stelle, per non essere da meno dei cugini del City - che hanno appena messo sotto contratto Haaland - del Liverpool di Salah e Mané, del PSG di Messi, Neymar e Mbappé, del Real di Benzema e forse Lewanodwski. La gente vuole campionissimi, come se essi fossero sinonimo di successo.
Le grandi stelle di Sir Alex Ferguson
Intervistato dall'Independent, a proposito delle grandi star allo United, Sir Alex Ferguson ha ricordato che il calcolo non è sempre lineare come si pensa. E lo ha detto uno che in quasi trent'anni alla guida dello United ha raccolto 13 Premier League, 2 Champions e un'infinità di altri trofei.
Di grandi star, Sir Alex, per sua stessa ammissione, in 27 anni di onorato servizio ne ha gestite solo quattro.
I quattro giocatori in questione sono il francese Eric Cantona, il gallese Ryan Giggs, l'inglese Paul Scholes e il portoghese Cristiano Ronaldo. In effetti si tratta di calciatori capaci di far vincere da soli anche più di un trofeo, anzi, se fatti giocare insieme, i trofei si moltiplicano.
Ferguson ha avuto almeno tre di loro in campo nella stessa formazione per 4 anni, nel caso di Cantona, Giggs e Scholes, ben 6 gli anni in cui Fergsuon ha potuto mettere in campo il coriaceo Scholes, l'inossidabile Giggs e il fenomenale Ronaldo.
Ronaldo come lo splendido puntale dell'albero di Natale
Dei quattro grandi assi citati da Ferguson, nel suo libro 'Leading' uscito nel 2015, il baronetto ha ricordato che «Cristiano (Ronaldo ndr.) era come lo splendido puntale di un albero di Natale bellissimo».
Ten Haag ha il difficile compito di dover fare in conti con uno dei cicli più vincenti della storia del calcio, 'l'era Ferguson'.
Intanto, Cristiano Ronaldo promette di riportare gloria al ManU.
«È sempre bello fare gol per questo club (24 in stagione ndr.). Ma la cosa più importante per me è cercare di vincere le partite e provare a vincere qualche campionato o qualche coppa con il Manchester. A volte ci vuole tempo, ma io ci credo ancora».
Se lo stesso puntale è ritornato, sarà oggi ancora sufficiente?