La Juve cala un altro poker allo Stadium: dopo il 4-2 al Toro, stesso risultato contro la Sampdoria. E anche stessi brividi, con il black-out di 71 secondi che aveva permesso ai blucerchiati di recuperare il doppio svantaggio. Apre Bremer e chiude Soulé, in mezzo si scatena Rabiot con una doppietta, mentre Vlahovic continua il digiuno sbagliando il rigore ma con tanta sfortuna.
Non è nemmeno questa la volta buona per vedere Pogba: dopo l'esclusione di giovedì contro il Friburgo per motivi disciplinari, ecco il nuovo forfait per la sfida contro i blucerchiati. Colpa di un altro fastidio muscolare durante la rifinitura, alla Continassa hanno già fissato per esami strumentali per valutare l'ennesimo intoppo nel percorso di rientro del 'Polpo'.
Allegri si ritrova anche senza Chiesa e Di Maria, a riposo con la speranza che possano recuperare per la trasferta di giovedì a Friburgo, e non ci sono nemmeno Kean (per squalifica) e Milik (per infortunio): Vlahovic è l'unica punta, con il giovane Compagnon prima alternativa in panchina, ed è supportato da Miretti. In mediana nuova chance per Barrenechea, preferito ancora a Paredes, e straordinari in difesa per Danilo e Bremer, affiancati da Bonucci davanti a Perin. Stankovic schiera un solo attaccante, Gabbiadini, e alle sue spalle piazza Djuricic e Leris, mentre Zanoli e Augello sono gli esterni a tutto campo che spesso e volentieri si abbassano per formare una linea di difesa a cinque.
Prima del calcio d'inizio, il presidente Ferrero premia due bianconeri: Szczesny ha toccato le 200 presenze in bianconero, Alex Sandro è arrivato addirittura 300, così la sua maglia finirà nel museo del club. Le resistenze blucerchiate cadono dopo appena 11 minuti: corner di Kostic con traiettoria ad uscire, Bremer si inserisce tutto solo e con uno stacco imperioso supera Turk. Stankovic prova a scuotere i suoi ma i cross rimangono un incubo, così la Juve raddoppia a metà tempo ancora con un colpo di testa, questa volta di Rabiot sul traversone perfetto di Miretti. I bianconeri sembrano in totale controllo, alla mezz'ora il black-out generale: in 71 secondi, Augello e Djuricic realizzano l'incredibile uno-due che vale il pareggio. I blucerchiati chiudono in crescendo e in fiducia, la Juve torna negli spogliatoi tra i fischi dello Stadium.
Allegri comincia la ripresa con Locatelli e Cuadrado al posto di Barrenechea e Bonucci, abbassando così De Sciglio nel terzetto difensivo. La Juve torna a essere più pericolosa, la doppietta di Rabiot riporta avanti la squadra di Allegri. La nota dolente, però, resta Vlahovic: Cuadrado si conquista un rigore e il serbo va sul dischetto spiazzando Turk, il palo respinge il suo tentativo. Lo Stadium lo consola con il coro «Dusan, Dusan», l'attaccante ci prova in tutti i modi ma il pallone proprio non ne vuole sapere di entrare. Bremer esce stremato e acciaccato, la Juve cala il poker nel recupero: il colpo di testa di Vlahovic viene deviato sulla traversa, Soulé arriva per il tap-in a porta vuota. I bianconeri esultano e si stringono intorno al serbo, abbracciato anche da Stankovic al fischio finale. I bianconeri sono a quattro punti dall'Atalanta sesta, i blucerchiati dimostrano di essere vivi ma rimangono ultimi a -12 dalla salvezza.