Per la maggior parte dei tifosi una cosa è chiara: la Nazionale svizzera è stata derubata di un gol contro la Danimarca. Non è l'unica decisione discutibile dei fischietti contro la Nati in questa Nations League.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Dopo la quarta partita del girone di Nations League, la Svizzera è ancora in attesa della prima vittoria. Ciò è dovuto anche a decisioni arbitrali controverse.
- Alla Nati è stato negato un gol due volte perché il calcio d'angolo è stato considerato dietro la linea di fondo.
- Nel caso di Amdouni contro la Danimarca, martedì scorso, la sua segnatura avrebbe dovuto essere invece ritenuta valida.
- Ma non è tutto. blue Sport elenca altre decisioni controverse contro la squadra di Yakin nelle 4 partite disputate finora.
Per i tifosi della Nati e appassionati di calcio il gol di Zeki Amdouni contro la Danimarca al 74esimo minuto avrebbe dovuto essere valido.
La Svizzera sarebbe passata in vantaggio nella fase finale della partita, e in seguito avrebbe forse portato a casa la prima vittoria in Nations League grazie alla quale sarebbe ancora stata in corsa per un posto nei quarti di finale.
Naturalmente, l'attuale classifica non è assolutamente dovuta esclusivamente dalle dubbie decisioni arbitrali. Eppure la sfortuna che ha colpito Murat Yakin e la sua squadra nelle quattro uscite di Nations League è impressionante.
Chissà quanti punti avrebbe la Nazionale se le seguenti decisioni controverse nelle partite contro Spagna e Danimarca fossero state fischiate a suo favore.
Il furto del doppio gol?
Per Amdouni e i suoi compagni, il gol annullato contro la Danimarca è un caso di «déjà vu». Nella partita in casa contro la Spagna, lo stesso giocatore del Benfica ha messo la palla in rete dopo un calcio d'angolo, ma gli arbitri hanno visto la palla finire oltre la linea di fondo campo, annullando il gol.
Non essendoci la tecnologia sul controllo della linea di porta, anche il VAR in questo caso ha le mani legate.
Il salvataggio (troppo) tardivo di Kobel
Dall'altra parte la situazione è completamente diversa. Al 4° minuto, sempre contro la Spagna, Gregor Kobel salva in extremis un colpo di testa dell'attaccante Joselu.
Gli iberici si lamentano dicendo che la parata del portiere svizzero è arrivata troppo tardi e che la palla era già oltra la linea. Gli arbitri sono d'accordo e assegnano il gol - e il VAR, come già detto, non ha voce in capitolo.
Un rigore negato?
Tre minuti dopo il controverso gol di Joselu, Becir Omeragic segna il presunto pareggio. Poiché Remo Freuler ha toccato il pallone con la mano mentre veniva segnato il gol, questa volta il VAR è intervenuto. Il gol non vale, per motivi giustificati.
Ma poco prima dell'intervallo, la palla rimbalza sulla mano dello spagnolo Lamine Yamal nella propria area di rigore. Nonostante le veementi proteste degli svizzeri, la massima punizione non viene accordata.
Cartellino rosso invece di un semplice calcio di punizione?
Anche dopo la partita d'esordio in Danimarca, la Nazionale ha già avuto da ridire sull'arbitraggio. «Non c'è bisogno di discutere sul cartellino rosso. Per me è uno scandalo enorme», aveva dichiarato il capitano Granit Xhaka ai microfoni della «SRF» dopo il fischio finale.
Inoltre all'inizio del secondo tempo, l'arbitro Sieber decide di assegnare un rigore dopo un presunto fallo di Nico Elvedi. «Il giocatore danese stringe il braccio di Elvedi. Di conseguenza è lui che fa cadere Nico. Per me sarebbe un calcio di punizione per la Svizzera», afferma l'esperto di arbitraggio Pascal Erlachner, ex fischietto professionista.
Ed effettivamente, questa volta il VAR interviene. Dopo essere stato richiamato davanti allo schermo, Siebert cambia la sua decisione.
L'arbitro non assegna però un calcio di punizione alla Svizzera, bensì un calcio di punizione alla Danimarca ed espelle Elvedi con un cartellino rosso diretto. «Una decisione sbagliata», secondo l'ex arbitro Erlachner.