Manchester United «for sale» L'offerta mostruosa dal Qatar e quella del Sir inglese

bfi

23.2.2023

I tifosi del ManU attendono con trepidazione il passaggio di proprietà. Chi succederà ai Glazer? 
I tifosi del ManU attendono con trepidazione il passaggio di proprietà. Chi succederà ai Glazer? 
IMAGO/PA Images

Il termine per l'offerta del Manchester United è scaduto venerdì alle 22:00; lo sceicco Jassim Bin Hamad Al Thani vuole riportare lo United agli antichi fasti puntando su giovani e infrastrutture; Sir Jim Ratcliffe, l'uomo più ricco della Gran Bretagna si sente custode dell'identità inglese del club.

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Il Manchester United è in vendita, e la corsa al successore della famiglia Glazer è ora un affare a due.

Venerdì sera, alle 22 ore di Londra, due sono le offerte entrate per rilevare uno dei club sportivi più popolari al mondo. Da una parte c'è Jim Ratcliffe, e la sua società Ineos, che hanno proposto formalmente la loro offerta.

Jim Ratcliffe

Jim Ratcliff 
Jim Ratcliff 
IMAGO/PanoramiC

l miliardario settantenne, nato nella Greater Manchester, è stato tra gli offerenti per il Chelsea quando la proprietà era disponibile l'anno scorso e non è nuovo a grandi investimenti sportivi. Il magnate inglese possiede anche la squadra di ciclismo INEOS Grenadiers, la squadra di Ligue 1 del Nizza, il Lausanne-Sport, e possiede un terzo della squadra di Formula 1 della Mercedes.

«Consideriamo il nostro ruolo come quello di custodi a lungo termine del Manchester United per conto dei tifosi e della comunità in generale», si legge in un comunicato di INEOS, che conferma l'offerta per la «proprietà di maggioranza» del club. «Siamo ambiziosi e altamente competitivi e vorremmo investire nel Manchester United per renderlo ancora una volta il club numero uno al mondo».

Secondo la rivista Forbes, il britannico ha un patrimonio personale di 15.7 miliardi di franchi, mentre Ineos, al termine del 2021, ha fatturato un profitto netto di poco superiore ai due miliardi di franchi.

Jassim Bin Hamad Al Thani

Jassim bin Hamad Al Thani (sinistra) in compagnia del presidente algerino, in occasione di una visita diplomatica.
Jassim bin Hamad Al Thani (sinistra) in compagnia del presidente algerino, in occasione di una visita diplomatica.
IMAGO/APAimages

L'altro offerente è Jassim Bin Hamad Al Thani. Il 41enne, membro della famiglia regnante del Qatar ha avanzato, sembra abbia fatto un'offerta mostruosa per acquistare il Manchester United e battere la concorrenza di Ratcliffe.

Lo sceicco Jassim è diventato tifoso del Manchester United nel 1992, quando aveva 10 anni, e ha dichiarato che investirà nelle squadre maschili e femminili e nella riqualificazione dello stadio, del campo di allenamento e dell'area intorno all'Old Trafford. Figlio dell'ex primo ministro del Qatar, ha studiato a Sandhurst nel Regno Unito ed è oggi presidente della Qatar Islamic Bank. In passato ha fatto parte del consiglio di amministrazione del Credit Suisse.

La rivista Forbes stima che abbia lo sceicco qatariota abbia un patrimonio netto personale di 1,3 miliardi di franchi. La famiglia reale del Qatar invece, ha un patrimonio netto collettivo stimato in circa 335 miliardi di franchi. 

Cifre alla mano, Jassim Bin Hamad Al Thani avrebbe messo sul piatto sei miliardi di euro per il controllo totale dei Red Devils. Ma chi è Jassim Bin Hamad Al Thani? Nipote di Tamim bin Hamad Al Thani, emiro del Qatar e proprietario del PSG, il banchiere che mira allo United è figlio dell'ex primo ministro del Qatar Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani. Imparentato anche col proprietario del Manchester City Mansur bin Zayd Al Nahyan, cugino di Tamim Al Thani, Jassim Al Thani è il presidente di una delle più grandi banche del Qatar: la «Qatar Islamic Bank», QIB.

In Qatar si sostiene che l'offerta di Al Thani, per battere la concorrenza inglese si avvicini ai 6 miliardi di franchi. Questo significa che lo United sarebbe oggetto della più costosa operazione di acquisizione di un club sportivo nella storia.

I tifosi dello United, da sempre ai ferri corti con la famiglia Glazer, potrebbero ora vedere la loro squadra del cuore finire nelle mani di un figlio di Manchester, oppure, come molti altri club inglesi e non solo, potrebbero doversi inchinare alla forza economica della penisola araba.