La sconfitta della Juventus a Madrid è stata cocente. Allegri non si nasconde, mentre Chiellini e Bernardeschi suonano la carica per la partita di ritorno.
A Madrid è andata a finire 2-0 per il padroni di casa. La Juventus di Ronaldo, Mandzukic e Chiellini è stata ridimensionata, ma come è solito delle grandi squadre dopo un capitombolo, non rimane che capire il perchè, e guardare avanti con rinnovata fiducia e ottimismo.
Il primo ad esporsi ai microfoni è Massimiliano Allegri, il tecnico della Juventus che non manca di elogiare le qualità dei vincitori.
"Loro riescono a mantenere quella cattiveria agonistica anche quando la partita non ha sussulti. Contro di loro bisogna essere precisi e veloci, perchè loro non ti concedono errori, mantengono alto il ritmo."
A Torino, tra tre settimane, i campioni d'Italia e vice-campioni d'Europa partiranno con uno svantaggio di 2-0, ma è successo spesso in Champions, che le sfide sono state ribaltate.
"Inutile piangersi addosso, - continua Allegri - non è che siamo morti, le partite vanno tenute sempre aperte perché poi giochi in casa e le cose possono cambiare."
Giorgio Chiellini, che di grosse sfide ne ha già vissute tante, è convinto che sono i singoli episodi a decidere partite come quella di ieri sera a Madrid.
"Dobbiamo stare più attenti, - ha commentato il difensore che però non si scoraggia - ma tra tre settimane giocheremo a Torino, nulla è compromesso."
Ottimista lo è anche il 25enne Federico Bernardeschi, che nell'analisi della partita riconosce che la Juve ha subito due reti simili, su due rimpalli.
"Quando si prende gol c'è sempre una disattenzione", e le squadre messe in campo da Simeone sono molto reattive e veloci.
"Certo c'è molta amarezza e delusione, - conclude il nazionale italiano - ma ci sono ancora novanta minuti da giocare ed è su questo che ci dobbiamo concentrare."