Roberto Mancini, ct della Nazionale italiana in cerca di riscatto dopo la mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar, non vede l'impresa delle tre italiane in Champions come una «rinascita del calcio italiano».
Nella vicina Penisola c'è grande euforia e soddisfazione per aver portato tre club nei quarti di finale di Champions League. Un'impresa che non si verificava dalla stagione 2005-2006, quando ai quarti si qualificarono Juventus, Inter e Milan. Un'attesa durata 17 anni. Ma ciò che impressiona di più è il fatto che le squadre di Serie A, battono le oggi più quotate Premier League (Chelsea e City), LaLiga (Real Madrid) e Bundesliga (Bayern).
Campionati nazionali e coppe europee sono ora in pausa per permettere alle squadre nazionali di giocare due gare valide per le qualificazioni ai prossimi campionati europei. L'Italia di Mancini sfiderà prima l'Inghilterra e poi Malta.
Mancini: «Non parlerei di rinascita del calcio italiano»
Logica, da parte dei media italiani, la domanda al ct degli azzurri se il calcio italiano stia dunque risorgendo.
Il Mancio, che di calcio ne ha sin qui masticato un po', ai microfoni dell'Ansa smorza i facili entusiasmi: «Non parlerei di rinascita del calcio italiano perché ci sono tre nostre squadre ai quarti di Champions, sarebbe così se ci fossero 33 giocatori italiani nel Napoli, nel Milan e nell'Inter, ma siccome non può essere così ne basterebbero la metà».
Nonostante l'euforia da Champions, Roberto Mancini appare più sconsolato nel primo giorno di raduno della Nazionale a Coverciano.
Andando a guardare le formazioni di partenza delle tre italiane che settimana scorsa e quella precedente hanno strappato il ticket per l'accesso ai quarti di finale di Champions League, non si può non concordare con il ct azzurro: 8 gli italiani sui 33 giocatori andati in campo con le maglie di Napoli, Inter e Milan. I virtuosi - in fatto di presenze italiane - sono i nerazzurri, che in Portogallo, nella gara pareggiata contro il Porto hanno schierato 5 giocatori autoctoni. Il Napoli ne ha messi in campo due, per il Milan invece, solo uno.