Lo slovacco Marek Hamsik, ex bandiera del Napoli che alcuni mesi fa ha accettato l'offerta di andare a giocare in Cina, ha raccontato al canale televisivo CCTV quanto difficile è giocare e vivere nel paese del Dragone.
Dopo 12 anni Marek Hamsik aveva lasciato Napoli per una ricca avventura in Cina. L'ex capitano dei partenopei, recordman di presenze con la maglia del Napoli (520) e di reti segnate (121), aveva lasciato i suoi ex tifosi nello sconforto, quando a febbraio accettò l'invitante offerta del Dalian, club del massimo campionato di calcio cinese.
A distanza da quasi due mesi Marek Hamsik è stato intervistato dal canale televisivo CCTV in merito alla sua nuova avventura professionale in Cina.
«Non riesco a comunicare con i compagni se non a gesti», ha detto il nazionale slovacco Marek Hamsik.
Dopo 6 partite giocate nella Chinese Super League con la maglia del suo nuovo club, il Dalian Yifang, l'ex capitano del Napoli non ha ancora assaporato il piacere del gol, confezionando un solo assist. Inoltre, il 31enne nativo di Banská Bystrica, non è stato convocato in occasione dell'ultima gara di campionato, persa dai suoi per 4-1.
«Non sono soddisfatto delle mie prestazioni - ha confidato un poco amaramente Hamsik, che da serio professionista da sempre apprezzato come tale nella Serie A italiana, cerca sempre di dare il suo meglio - ma non mi sono mai trovato in una situazione così difficile».
Il centrocampista offensivo ha pure raccontato della sua grande sorpresa nel notare l'altissimo numero di falli e le interminabili discussioni con gli arbitri che accadono regolarmente sui campi da calcio del massimo campionato cinese.
Nonostante la sua grande esperienza, in queste situazioni Hamsik non riesce ad essere d'aiuto ai suoi compagni in quanto non riesce a comunicare, se non a gesti.
Le aspettative dei grandi club cinesi, che pagano profumatamente i 'mercenari' del calcio, sono alte, tanto che il contratto di lavoro del belga Carrasco - compagno di squadra di Hamsik - è messo in forse dalla società cinese visti i pessimi risultati; il Dalian ha vinto una sola sfida delle ultime sette giocate.
«C’è una grande differenza tra il calcio cinese e quello europeo - ha commentato Marek Hamsik - ma come ho sempre fatto cercherò di adattarmi».
Perché oltre alle grosse differenze da un punto di vista sportivo, lo slovacco sta iniziando a conoscere anche le diversità culturali di un Paese che mette la lealtà e la serietà verso il proprio datore di lavoro al primo posto.
Insomma, non è tutto oro ciò che luccica.