Tagli salariali dei grandi club Messi e compagni rinunciano a 200 milioni di salari

bfi

24.3.2020

Leo Messi rinuncerà a 20 milioni di salario
Leo Messi rinuncerà a 20 milioni di salario
Getty

I club di calcio europei stanno perdendo milioni. I giocatori del Barcellona hanno accettato un taglio salariale, e non sono i soli in Europa. 

Se l'intero pianeta è stretto nella morsa del coronavirus, con i vari governi alle prese con decisioni mirate a sostenere le economie dei propri paesi, anche il mondo del calcio si sta muovendo per evitare dei tracolli finanziari e prepararsi a ripartire quando tutto tornerò ad una rinnovata normalità.

Italia, per ora non si taglia

In Italia per ora non si pensa a tagliare i salari dei giocatori di Serie A, come confermano le parole di Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori: «Siamo in contatto anche con chi rappresenta i calciatori negli altri paesi, ma non abbiamo parlato del possibile taglio degli stipendi. Il Barcellona ha parlato con i suoi quattro capitani ma non so se la decisione è stata presa dalla società o dalla squadra. Ho parlato anche con il presidente della Lega A Dal Pino, parleremo di questo ma non in questo momento, dove ci sono altre priorità. Il calcio è meno in difficoltà di altri comparti produttivi del nostro Paese. Parleremo di questo tema, certo, ma lo faremo sottovoce».

I giocatori del Barca rinunciano ad una fetta di salario

Così, mentre la Spagna e il particolare la capitale Madrid sono messi in ginocchio dal virus, i calciatori del Barcellona hanno accettato di tagliarsi gli stipendi. L’accordo sarebbe arrivato dopo un confronto tra il presidente Bartomeu e i pilastri dello spogliatoio Messi, Piqué e Busquets.

Secondo i media spagnoli la trattativa è andata a buon fine e il club dovrebbe elargire qualcosa come 200 milioni di euro in meno, denaro che mancherà nelle tasche dei giocatori. 

Ricordiamo che il club catalano ha un monte stipendi che si avvicina ai 700 milioni di euro. La rinuncia maggiore è ovviamente toccata a chi guadagna di più: Leo Messi, invece di 70 milioni di euro quest'anno ne intascherà 'solo' 50. 

Questo accordo, già seguito da altri grandi club europei, permetterà al Barcellona di arrivare a fine anno senza grossi sconquassi finanziari. 

Francia: Lione e Marsiglia scelgono un'altra via

In Francia intanto, Lione e Marsiglia hanno già deciso di ridurre i salari dei giocatori. Decisione volta a salvaguardare la salute finanziaria dei club che rischiano un tracollo economico. I giocatori in questione sono stati messi in regime di 'disoccupazione', una misura simile al 'salario ridotto' proposto dalla Svizzera: sarà dunque il governo di Parigi ad assorbire parte dei salari dei giocatori del Lione e del Marsiglia. 

Germania, il Bayern segue il Borussia 

Anche in Germania intanto diversi club si stanno muovendo verso una riduzione dei salari. Al Bayern i calciatori si sono tutti detti disponibili a vedersi tagliare del 20% lo stipendio.

Anche al Leverkusen e a Borussia Dortmund si va nella stessa direzione, mentre i primi  a rinunciare volontariamente a parte dello stipendio erano stati i giocatori del Borussia Moenchengladbach.

Svizzera, Sion apripista a modo suo

Il Sion del presidente Constantin, è il primo club di Super League in Svizzera ad essersi mosso per salvare le casse e la sopravvivenza del club. Il vulcanico presidente dei vallesani ha silurato nove giocatori che non avevano accettato la proposta di una riduzione di salario, tra i quali Alex Song, Johan Djourou e Pajtim Kasami.

Inghilterra, primi movimenti

In Inghilterra intanto, il primo club ad aver ridotto i salrari, addirittura del 50%, è il Peterborough United, formazione di League One. 

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