Nonostante il Manchester United sia riuscito a recuperare due reti strappando un pareggio a Southampton, i fans sono furiosi e vorrebbero cacciare il tecnico portoghese.
Il Southampton si trovava in penultima posizione con 9 punti racimolati in 13 incontri di Premier League, il Manchester United, con 21 punti, era settimo in classifica. I tifosi del ManU, dopo il pareggio in casa di settimana scorsa con il Crystal Palace, si aspettavano una reazione, un salto avanti in classifica.
Così non è stato. I padroni di casa del Southampton hanno trafitto la retroguardia dei Red Devils dapprima con Armstrong al 13’ e sette minuti dopo con Soares. Per i Devils ci hanno pensato Lukaku e Herrera ad agguantare il pareggio prima della fine del primo tempo. Nel secondo tempo la squadra di Mourinho è parsa comunque abulica, incapace di conquistare la vittoria finale. Sei tiri in porta in totale per i padroni di casa, cinque per gli uomini di Mourinho. Troppo poco per i tifosi di una delle squadre più seguite e ambiziose del pianeta.
Ma ciò che ha fatto imbufalire i tifosi del ManU è stata la decisione del tecnico portoghese di insistere con i difensori Matic e McTominay, e l'incapacità di motivare la squadra per cercare una vittoria, invece di dare l’impressione di voler difendere il pareggio.
Il Manchester United si trova ora a 16 punti dalla testa della classifica, guidata dai cugini del City (38 punti) e a 14 punti dall’ultima della classe, il Fulham che ha incasellato 8 punti.
Di seguito alcune reazioni dei fans del ManU, che urlano a gran voce la cacciata del tecnico di Setubal.
«In una squadra di calcio Mourinho sarebbe già stato cacciato, in un azienda lui deve rimanere, perché costerebbe troppo mandarlo via. Dunque lui rimane».
«La prima volta in vita mia che un allenatore ha trasformato il piacere di seguire il mio ManU nella parte peggiore della settimana. Ha succhiato la linfa vitale di tutta la squadra, mentre io ho sacrificato tempo e denaro per guardarli. Inconcepibile».
«Ho sempre sostenuto Jose, quando si lamentava per i mancati colpi di mercato, per gli infortuni e per le posizioni della stampa nei suoi confronti. Ero con lui. Ma quando un allenatore si lamenta per la mancanza di ambizione da parte dei suoi giocatori, questa per me è la fine. Motivare i giocatori è il suo lavoro».