Chiamato di nuovo, a 41 anni, dalla sua Nazionale per preparare la sfida contro il Belgio, Ibra ha risposto ai giornalisti com'è solito fare, lasciando intravedere spiragli di 'umanità'.
A 42 anni Johan Clarey ha appeso gli sci di discesa al chiodo. Il 1° febbraio, il 45enne Tom Brady ha chiuso la sua fantasmagorica carriera in NFL. A settembre dello scorso anno, il ritiro che più ha interessato la Svizzera: Roger Federer ha detto basta a 41 anni.
Chi invece non ha ancora smesso di giocare, stupire e di non essere banale, è Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan e della Nazionale svedese.
Chiamato ancora, a 41 anni, a vestire la maglia del suo Paese, Ibra ha risposto "presente".
«Non voglio i record perché sono vecchio»
Proprio dal ritiro della Svezia, dove il 41enne si sta preparando per la sfida con il Belgio, l'attaccante ha chiosato con la stampa. «Sempre tante domande sulla mia età... Sono diventato il giocatore più vecchio ad aver segnato in Serie A, ma io voglio i record per quel loche faccio, non perché sono vecchio».
Insomma, Ibra vuole giocare, e se segna ma il Milan perde non ne può essere compiaciuto.
Inoltre, dalla Svezia, il gladiatore mostra un po' di fragilità, quasi a ricordare(si) che è un uomo pure lui. «Che ci faccio qui alla mia età? Il tempo vola, lo capirete quando vi avvicinerete ai 40 anni. Avrete quasi il panico».
Avrebbe certo potuto chiudere la carriera in modo quasi perfetto, con il suo ritorno a Milano e la vittoria dello scudetto, ma per Ibra «sarebbe stato troppo facile vincere e poi smettere. Anche dopo l'infortunio non ho mai pensato di mollare, le sfide mi danno adrenalina».
«Ero nel tunnel e non vedevo la luce»
Poi, un'altra ammissione da uomo, che toglie la maschera del supereroe per un attimo. «C'è stato un momento in cui il ginocchio non migliorava, ero nel tunnel e non vedevo la luce. Poi finalmente tutto è cominciato ad andare per il meglio».
E cosa farà Ibra da grande, una volta smessi i panni del calciatore? Anche questa è una domanda ricorrente, che lui in parte dribbla con l'agilità della gioventù accompagnata dal metodo del professionista navigato: «Ho tante offerte ma non ci voglio ancora pensare, mi sento ancora un giocatore. È troppo presto per dirlo ora, cerco di vivere il presente anche se io sono tutto: passato, presente e futuro»
Il suo contratto con i rossoneri scadrà alla fine di questa stagione, anche se non è escluso un rinnovo. Tuttavia, è probabile che ciò avvenga solo se il giocatore si dimostrerà ancora in grado di segnare gol e di aiutare la squadra durante il finale di stagione.
Zlatan, Silvio e Adriano di nuovo insieme?
Intanto, come riportato da Calciomercato.com, è spuntata una delle probabili offerte menzionate dallo svedese. Se non dovesse rimanere al Milan, Ibra - che vorrebbe provare a disputare gli Europei del 2024 - potrebbe riunirsi a Silvio Berlusconi e Adriano Galliani al Monza. Lì, dove sfrecciano i bolidi della Formula 1, Zlatan potrebbe sentirsi a casa. Il futuro di Ibrahimovic è ancora da scrivere.