Per gli sportivi, i giornalisti e gli appassionati di calcio, la parola «Pelé» ricorda uno dei giocatori più grandi della storia del calcio, per molti, il più grande di tutti.
Ora un dizionario in lingua portoghese - su invito della Fondazione Pelé che ha organizzato una campagna «Pelé nel dizionario» raccogliendo più di 125mila firme - lo sta ufficialmente per inserire tra le sue pagine. Il dizionario Michaelis infatti, uno dei più diffusi in Brasile, ha aggiunto «Pelé» alla sua edizione online di mercoledì, definendolo come un aggettivo che può essere usato per descrivere «qualcuno che è fuori dall'ordinario, che in virtù della sua qualità, del suo valore o della sua superiorità non può essere eguagliato da nulla o da nessuno». Per esempio: «Lui è il Pelé della pallacanestro», oppure «Lei è il Pelé della drammaturgia», suggerisce il dizionario.
O REI OFICIALMENTE ESTÁ NO DICIONÁRIO!
Ele é o pelé do Basquete. Ela é a pelé do Tênis. A expressão que já era usada para se referir ao melhor naquilo que faz está eternizada nas páginas do dicionário! Juntos fizemos história e colocamos o nome do Rei do futebol na nossa língua… pic.twitter.com/Yy5RwWjq8J
Pelé, morto a dicembre dello scorso anno all'età di 82 anni dopo aver lottato contro le complicazioni di un cancro al colon, era nato con il nome di battesimo Edson Arantes do Nascimento. Fu nella città di Bauru, prima di spostarsi al Santos per diventare immortale, che gli fu dato il soprannome Pelé.
Pelé: un uomo, un mito
Pelé, colui che inventò il calcio.
Immagine: KEYSTONE
Un bel giovanotto.
Immagine: KEYSTONE
Pelé, numero 10 de Santos, ha fatto sognare non solo i brasiliani.
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Pelé alza la Coppa del Mondo nel 1970.
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Pelé in gioco...
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...durante la finale dei Mondiali del 1970 in Messico...
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... contro l'Italia...
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... il Brasile di O'Rey vinse per 4-1 contro gli azzurri.
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100'000 spettatori applaudono i verdeoro e il loro trascinatore.
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Pelé a fine carriera con la maglia del Cosmos di New York.
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A fine carriera sì, ma ancora una gioia per gli occhi.
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Pelé abbraccia Muhammad Ali durante una cerimonia in suo onore.
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Pelé celebrato dopo la sua ultima partita come giocatore professionista, il 1° ottobre 1977.
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Due icone del calcio brasiliano in uno scatto, catturato al termine della finale dei Mondiali del 2022, il Brasile è campione del Mondo.
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Diego Maradona e Pelé, forse i due migliori di sempre insieme a un certo Lionel Messi?
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Pelé in veste di ambasciatore.
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Pelé con la "sua" Coppa del Mondo...
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... e con la nuova.
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Il brasiliano passava volentieri del tempo anche in Svizzera. Nella foto con l'ex assistente allenatore della Nazionale elvetica Michel Pont.
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Un mito globale, applaudito anche dove il calcio non è propriamente di casa, qui in India.
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Pelé si congratula con uno degli astri nascenti del calcio mondiale, il francese Kylian Mbappé.
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Anche l'amore della Nazionale brasiliana è tutto per lui...
Immagine: KEYSTONE
... come pure quello dei tifosi.
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Come Diego Maradona, Pelé ha lasciato il segno in molte persone. Amanti di calcio e non, ha scaldato il cuore di tanti.
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Pelé: un uomo, un mito
Pelé, colui che inventò il calcio.
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Un bel giovanotto.
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Pelé, numero 10 de Santos, ha fatto sognare non solo i brasiliani.
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Pelé alza la Coppa del Mondo nel 1970.
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Pelé in gioco...
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...durante la finale dei Mondiali del 1970 in Messico...
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... contro l'Italia...
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... il Brasile di O'Rey vinse per 4-1 contro gli azzurri.
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100'000 spettatori applaudono i verdeoro e il loro trascinatore.
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Pelé a fine carriera con la maglia del Cosmos di New York.
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A fine carriera sì, ma ancora una gioia per gli occhi.
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Pelé abbraccia Muhammad Ali durante una cerimonia in suo onore.
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Pelé celebrato dopo la sua ultima partita come giocatore professionista, il 1° ottobre 1977.
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Due icone del calcio brasiliano in uno scatto, catturato al termine della finale dei Mondiali del 2022, il Brasile è campione del Mondo.
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Diego Maradona e Pelé, forse i due migliori di sempre insieme a un certo Lionel Messi?
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Pelé in veste di ambasciatore.
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Pelé con la "sua" Coppa del Mondo...
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... e con la nuova.
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Il brasiliano passava volentieri del tempo anche in Svizzera. Nella foto con l'ex assistente allenatore della Nazionale elvetica Michel Pont.
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Un mito globale, applaudito anche dove il calcio non è propriamente di casa, qui in India.
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Pelé si congratula con uno degli astri nascenti del calcio mondiale, il francese Kylian Mbappé.
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Anche l'amore della Nazionale brasiliana è tutto per lui...
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... come pure quello dei tifosi.
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Come Diego Maradona, Pelé ha lasciato il segno in molte persone. Amanti di calcio e non, ha scaldato il cuore di tanti.
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Nemmeno lo stesso campionissimo era sicuro dell'origine del suo soprannome, come ammise lui stesso nel 2006 al «Guardian».
Il brasiliano disse che poteva trattarsi di un gioco di parole con Bilé, il soprannome di un portiere della squadra in cui giocava il padre di Pelé. «Ricordo che all'inizio il nome mi infastidiva molto. Ero molto orgoglioso di essermi chiamato come Thomas Edison e volevo essere chiamato Edson», aveva detto colui che, unico nella storia, vinse la Coppa del Mondo per tre volte.
«Pensavo che Pelé avesse un suono orribile. Era un nome orribile. Edson suonava molto più serio e importante».
Ma dall'età di 16 anni, fino alla sua morte, Edson Arantes do Nascimento fu conosciuto ai quattro angoli del globo con il nome di Pelé, che da oggi è un termine ufficiale portoghese: qualcuno fuori dall'ordinario.