In un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport Cristiano Ronaldo parla del calcio italiano, di Messi, del Pallone d'Oro ma in special modo di come si trova bene in maglia bianconera.
Diciannove partite in maglia bianconera condite da 11 gol e 7 assist, questo è il resoconto numerico dell'avventura italiana di Cristiano Ronaldo finora. Niente male per un 33enne che ha già vinto tutto - esclusa la Coppa del Mondo - ha guadagnato più di tutti ed ha stracciato tanti record appartenuti a grandi leggende del passato.
Alla Gazzetta dello Sport, il portoghese racconta di come si trovi benissimo a Torino.
«Posso dire che questo è il miglior gruppo in cui abbia mai giocato. Siamo una squadra, altrove qualcuno si sente più grande degli altri invece qui sono tutti sulla stessa linea, sono umili e vogliono vincere. Se Dybala o Mandzukic non segnano li vedi comunque felici, sorridono».
Non che manchi umiltà a Madrid, ma alla Juve «mi sento che tutti sono più umili, questa è più una famiglia».
Dopo tanti anni la rivalità con Leo Messi è tenuta a distanza, in quanto l'argentino è rimasto al Barcelona, dove ha sempre giocato. «Io sono uscito dalla mia tana, ho affrontato tutte le sfide e continuo a essere un giocatore fantastico».
Ronaldo dice di rispettare la scelta del rivale-collega: «è un grande giocatore e un ragazzo simpatico, ma non sento la mancanza né di lui né di nessun altro».
Divertente la risposta data da CR7 in merito alla questione relativa alla forte rivalità tra la sua Juventus, il Torino e l'Inter. «Una persona che lavora nel club mi ha detto: 'Cristiano, goditi le partite. Tranne quelle con Inter e Torino: vanno vinte, intesi?». Venerdì scorso i bianconeri hanno battuto l'Inter ( 1-0 ) mentre il derby con i granata andrà in scena sabato sera alle 20:30.
La Juventus ha bisogno di rinforzi? «Scrivete spesso di James Rodriguez, di Bale e Asensio ma sono onesto: la Juventus non ha bisogno di altri giocatori».
Certo non si chiudono le porte a dei buoni giocatori, non lo pensa nemmeno Ronaldo, specialmente se uno di essi è anche un buon amico. «A Marcelo, per dirne uno, non chiudiamo le porte».
Il portoghese ha già vinto cinque volte la Champions League, quattro con il Real Madrid e una con il Manchester United. «La Champions non può essere un'ossessione. Se la vivi così, ti limiti. Bisogna affrontare questa competizione con tranquillità. Mi ricordo quando sono arrivato al Real: la Decima era un chiodo fisso e siamo stati tanti anni senza vincere».
Nonostante il suo blasone, la sua storia e i 34 scudetti conquistati in Italia, la Juventus ha vinto solo due volte la Champions League: nel 1985 - allora ancora Coppa dei Campioni - e nel 1996, quando sconfisse l'Ajax ai rigori nella finale di Roma.
Cinque sono invece i Palloni d'Oro vinti in classifica da CR7 - tanti come Leo Messi.
Sono i giocatori della Juventus ad essersi fregiati dell'importante riconoscimento: Omar Sivori (1961), Paolo Rossi (1982), Michel Platini (1983-84-85), Roberto Baggio (1993), Zinédine Zidane (1998) e Pavel Nedved (2003). Quest'anno la scelta è caduta - non senza polemiche - sul croato Lukas Modric.
«Io penso di meritarlo tutti gli anni, lavoro per quello. Però se non vinco non è la fine del mondo. I numeri non mentono».
Ronaldo si complimenta con il croato a Modric, suo ex compagno di squadra al Real: «lo merita», ma ... «il prossimo anno ci vedremo di nuovo e io farò di tutto per riportarlo a casa». Sarebbe il sesto per Ronaldo, il nono vinto da un giocatore della Juve.