Ha 10,8 milioni di follower su Twitter, dove annuncia i trasferimenti prima di chiunque altro. Senza il minimo errore o pettegolezzo. Chi è questo oracolo venuto dal sud?
Fabrizio Romano non è più il giornalista che attende fuori dagli uffici con il taccuino il mano o che siede nei bar in attesa dell'informatore.
Camicia sbottonata, barba curata ma non troppo, cellulare premuto all'orecchio e soprattutto informazioni che arrivano da ognidove. Nessuno è oggi così ben informato sui movimenti del calciomercato.
Il suo nome è uno dei più ricercati su Google dall'apertura del mercato dei trasferimenti: 20'200'000 risultati in 0.50 secondi. Niente video stravaganti o pettegolezzi: Romano deve tutto alla sua serietà.
Nato a Napoli, con i piedi quadrati
È nato il 21 febbraio 1993 a Napoli, con un'inguaribile passione per il calcio. I fasti del decennio precedente, quelli di Maradona per intenderci, erano ormai un ricordo. Careca, Zola e Crippa furono venduti per far cassa, mentre Marcello Lippi guidò un giovane Fabio Cannavaro, Ciro Ferrara e Paolo Di Canio fino al sesto posto in campionato. Fasti passati. Ma per le strade di Napoli il calcio rimaneva una fede incrollabile, alla stregua di San Gennaro e di Radio Spaccanapoli.
Passati gli anni dell'infanzia furono due le esperienze dolorose che convinsero il giovane Fabrizio Romano a darsi al giornalismo: la consapevolezza di avere i piedi quadrati, e le prime esperienze sui cantieri, nei quali si era rotto la schiena. Come ogni buon calciatore fallito, scelse il giornalismo sportivo.
Milano, crocevia di storie, intrallazzi e accordi segreti
Il giovane Romano capì presto che la sua Napoli non poteva promettere ciò a cui aspirava, così, come molti figli del sud, si trasferì a Milano. Ufficialmente «per iscriversi all'università e aprirsi un'opportunità a Sky Sport», ha raccontato al New York Times.
Aveva capito che Milano è il crocevia del mercato, con i suoi appuntamenti furtivi e i segreti nei retrobottega, un luogo d'incontro per intrallazzatori e agenti provenienti da tutto il mondo.
Marchio di fabbrica: qualità e affidabilità
Proprio a Milano, Romano ha 'rubato' il mestiere a un collega di Sky sport, imparando soprattutto che la credibilità è un bene ampiamente sottovalutato. Contrariamente ad altri lui è oggi sinonimo di affidabilità e non di pettegolezzo.
Sempre al New York Times, il giornalista italiano ricorda che «la velocità non è sempre l'elemento più importante in una storia di trasferimento». In effetti, la velocità è talvolta il peggior nemico del giornalista. Il suo nome è diventato un sigillo di qualità.
«Here we go!», il suo brand
«Here we go!», è la formula trionfante che annuncia la conclusione di un trasferimento annunciato, come se fosse il sigillo che ne dichiara la veridicità.
Da apprendista giornalista a 'Guru' dei trasferimenti
Ci sono tre tappe decisive nella carriera di Fabrizio Romano, che lo hanno trasformato da apprendista a faro di riferimento per grandi trasferimenti europei.
La prima è segnata dall'incontro con l'agente di Mauro Icardi, prima che il ruolo fosse assunto dalla moglie Wanda. Un suo articolo di Sky sull'attaccante argentino, allora riserva del Barça, favorì il suo trasferimento alla Sampdoria. L'agente gli promise allora di restituire il favore. Ogni promessa è un debito: due anni dopo, l'arrivo di Icardi all'Inter diventa il primo grande scoop di Fabrizio Romano.
«L'agente mi disse che lo avevo aiutato all'inizio della sua carriera e che ora toccava a lui aiutare a lanciare la mia», ha raccontato sempre Romano al New York Times.
La seconda tappa è segnata dalla 'casuale' collaborazione con l'inglese 'The Guardian': fatto questo che ha esposto il giornalista napoletano al di fuori dei confini italiani.
Tutto è iniziato con un malinteso. Nel 2015, il quotidiano inglese annunciò che Stevan Jovetic sarebbe rimasto al Manchester City. Contro ogni previsione invece, Romano lo dà partente per Milano, sponda Inter.
Notizia azzeccata che assicura a Romano un contratto da freelance con l'eminente The Guardian.
La terza tappa è stata raggiunta due anni fa: quando annuncia prima di tutti che Bruno Fernandes aveva firmato per il Manchester United (2020) Romano si rende conto, grazie all'esposizione internazionale del suo scoop, che può guadagnarsi da vivere.
«In ogni caso, non avevo un piano B», ha ammesso a Eurosport. Poi, nel 2021, il grande colpo che lo ne sancisce la grande competenza: il nativo di Napoli rivela il divorzio tra Zinédine Zidane e il Real Madrid. Non si trattava di un'ipotesi e di speculazioni, ma di informazioni, precise.
«Mi sono comunque divertito. Ho guardato i miei compagni e ho detto: "Accidenti, ho dato un'esclusiva sul Real!"».
Sempre connesso, sempre al lavoro
In un'intervista a The Sporting News il giornalista italiano ha raccontato del giorno in cui si è reso conto che il suo telefono non aveva più la stessa durata.
«Sono andato in un Apple Store per lamentarmi del fatto che la mia batteria non reggeva. Il commesso ha guardato il mio telefono e ha detto: "Lavoro qui da 13 anni e non ho mai visto un telefono così usato". Così ho comprato delle batterie».
Romano sostiene di ricevere decine di chiamate e migliaia di messaggi, 24 ore al giorno. Per tutto il periodo del calciomercato dorme pochissimo e non esce il sabato sera.
Ogni trasferimento diventa un momento estatico. «Ho seguito per mesi la trattativa tra l'Arsenal e Gabriel Jesus. In casi come questo, quando il trasferimento diventa ufficiale, è una sensazione indescrivibile. È come segnare un gol nella finale di Champions League». Calciatore mancato appunto, che la sua Champions League l'ha già vinta, più volte.
Ecco l'ultima della serie.