Il 35enne attaccante uruguaiano potrebbe tornare di nuovo sul mercato e secondo Marca, il telefono del suo procuratore «non smette di suonare».
Luis Suarez è stato un titolare indiscusso in tutte le squadre per cui ha giocato da quando si è trasferito in Europa per unirsi al Groningen. El Pistolero ha segnato più di 500 gol per Ajax, Liverpool, Barcellona e Atletico. Nella stagione passata l'attaccante dell'Uruguay aveva siglato 21 reti in 32 partite, quest'anno, finora, le reti messe a segno sono solo 9.
Il bottino meno considerevole è anche frutto di questa stagione durante la quale l'uruguaiano sta vivendo una situazione che non ha mai vissuto da quando è diventato un attaccante tra i più acclamati e prolifici d'Europa: per Diego Simeone l'ex Barcellona non è più considerato un giocatore inamovibile della formazione titolare. Il tecnico dell'Atletico ha deciso infatti di non far partire Suarez nelle partite giocate contro il Manchester United e il Celta Vigo. Addirittura nella sfida contro i Red Devils non è stato utilizzato, mentre in campionato nella sfida contro i galiziani, Suarez ha giocato solo gli ultimi 18 minuti.
Contratto in scadenza
Inoltre, il contratto di Luis Suarez con i Colchoneros scadrà a giugno, e secondo Marca, il club della capitale non ha ancora preso posizione a riguardo. Questo silenzio e la scarsa utilizzazione dell'attaccante, avrebbero rimesso El Pistolero sul mercato: sarebbero già arrivate diverse offerte, mentre «il telefono del suo entourage non smette di squillare», secondo Marca. Un goleador di grande esperienza, forse un poco attempato, ma a parametro zero.
La Serie A torna alla carica
Così, specialmente in Italia, si ricorda la vicenda che un paio di stagioni fa vide al centro proprio Luis Suarez che sulla strada di Torino fu bloccato dagli esami di italiano. Stavolta non sarebbe la Juventus ma l'Inter a voler mettere le mani sull'attaccante uruguaiano, che sempre secondo il quotidiano spagnolo avrebbe già smosso anche l'interesse dell'Ajax, del Siviglia e di un club brasiliano, oltre che stuzzicare alcuni club di MLS, sempre pronti a portare oltre Atlantico un giocatore dal nome altisonante.