Francesco Totti ha condiviso la nostalgia provata per i giorni da calciatore e la delusione per l'addio alla Roma a fine carriera, lasciando aperta la porta a una futura collaborazione con Mourinho e un impegno più concreto all'interno del club giallorosso.
Hai fretta? blue News riassume per te
- In un'intervista concessa al «Corriere della Sera», Francesco Totti rivela il dolore per il distacco dal calcio e la mancanza della sua routine quotidiana nel mondo del pallone.
- Totti esprime delusione per come si è conclusa la sua storia con la sua ex società.
- L'ex capitano della Roma si dice aperto a collaborare con Mourinho, mostrando stima verso il tecnico e disponibilità a un ruolo definito in seno al club giallorosso.
«Cosa mi manca del calcio? Tutto. Il ritiro, lo spogliatoio, la maglietta, la sala massaggi. Cavolate? No, erano la mia vita», ha raccontato Francesco Totti in una lunga intervista apparsa sul quotidiano «Il Corriere della Sera».
L'eterno capitano della Roma ha messo a termine la propria carriera di calciatore alla fine della stagione 2016-2017, dopo 25 anni di fedele servizio. «Quando è finita, le giornate si sono svuotate. Dopo mi sono sentito solo. Ma ci sta. Finiva una cosa che mi piaceva, che era la mia vita. Io però non pensavo che mi facesse così male smettere quella vita programmata, quella passione che nella mia mente avrei potuto continuare a vivere. Non ho accettato il distacco dal calcio».
«Nel calcio non c'è rispetto»
«Il modo in cui è finita la mia storia con la Roma, sì, mi è dispiaciuto. La verità è che quando nel calcio non servi più, non c’è più rispetto. Se Maldini, Del Piero, Baggio, e io siamo fuori dal calcio significherà qualcosa, no?», ha poi commentato «Er Pupone» riguardo al suo non coinvolgimento in seno alla società per la quale ha giocato per tutta la carriera, una volta appese le scarpette al chiodo.
«Con Mourinho nella Roma? Certo che, con un ruolo definito, mi piacerebbe - ha ammesso la bandiera giallorossa parlando dell'attuale allenatore della Roma - sarebbe davvero bello con Mourinho, è il numero uno, lo stimo molto».
«A Roma sanno che mi fa piacere dare una mano»
«Mi dispiace non essere stato allenato da lui, nella mia carriera. Ma non voglio tornarci su. Non voglio chiedere. Alla Roma sanno che se hanno bisogno di me, per cose serie, mi fa piacere dare una mano. Altrimenti, amici come prima», ha infine concluso Totti, il quale dal febbraio 2020 ha fondato due società di consulenza e assistenza per club e calciatori.