Il 34enne Valon Behrami, alla ricerca di una nuova sfida professionale, parla ad una radio di Napoli raccontando del suo errore più grande.
Valon Behrami, dopo la corta partentesi in Vallese con la maglia del Sion, è alla ricerca di una squadra che creda ancora il lui.
Il centrocampista 34enne ha infatti declinato a priori qualsiasi offerta proveniente dal campionato svizzero, assicurando che smetterà se non dovesse trovare un contratto con una formazione estera.
Perchè il nativo di Mitrovica cresciuto nel canton Ticino ha fatto spesso le valige, come sta a testimoniare la sua carriera: Lugano, Genova, Verona, Roma, West Ham, Firenze, Napoli, Amburgo, Watford, Udine e Sion.
Come dimenticare Napoli
Le due stagioni a Napoli sono state la tappa più importante della sua carriera, come l'ex nazionale rossocrociato ha ripetuto a più riprese.
In un'intervista ad una radio di Napoli, Behrami fa un'analisi del Napoli di oggi con alcuni paragoni con quello del 2012-2014, azzarda un pronostico e ricorda la sua mossa errata nel lasciare Napoli per andare in Bundesliga.
«Il Napoli è diventata una grande squadra con una concorrenza elevata e chi sta lì deve abituarsi a questa cosa», racconta il 34enne calciatore.
«La mentalità del turnover - continua Behrami - l'abbiamo iniziata quando c'ero io e allenava Benitez. Dovevamo giocare su tre fronti. Oggi ci sono molte personalità forti, giocatori in grado di giocare in ogni ruolo a centrocampo. I giocatori vanno stimolati continuamente.»
Benitez, un amore mai sbocciato
Fu proprio la presenza di Benitez, oltre al desiderio di provare qualcosa di nuovo che spinse l'ex giocatore della Nazionale svizzera a lasciare Napoli nel 2014.
«Non mi trovavo benissimo nel modulo voluto da Benitez, sono stato istintivo ed è stato un errore, perchè da una squadra Champions sono passato ad una da retrocessione come l'Amburgo.»
Napoli, picco della mia carriera
«Napoli è stata un'esperienza fantastica, il picco della mia carriera - ricorda con un po' di nostalgia il 34enne - sono rimasto in contatto con Paolo Cannavaro. I ricordi più belli riguardano il percorso in Champions League».
Napoli allora e oggi
Secondo Behrami qual'è la grossa differenza tra il Napoli di allora e quello presente di Ancelotti?
«Con il cuore noi vincemmo tante gare nel finale, oggi invece la squadra ha molta più qualità rispetto alla nostra».
Sarà di nuovo la Juventus alla fine a conquistare lo scudetto con il Napoli ancora secondo ( il Napoli ha terminato 4 volte al secondo posto negli ultimi 7 campionati di Serie A)?
«La rosa degli azzurri è fortissima e vedrete che rimarrà in corsa fino alla fine».