Matthäus e altri sulla 'crisi' del Bayern «Troppe star si comportano come se fossero al di sopra della società»

bfi

8.10.2018

Le lamentele di James
Le lamentele di James
Keystone

Nella settima giornata di Bundesliga Plèa, Stindl e Herrmann hanno steso il Bayern München in casa sua. Matthäus e altri esperti del calcio tedesco si esprimono sulle cause della 'crisi' della corazzata Bayern. 

Sesto posto in classifica con 13 punti a 4 punti dalla vetta, dove sta solitario il Borussia Dortmund. Non sono molti i punti di distacco, è vero, ma la sconfitta subita sabato in casa contro il Mönchengladbach (0-3) ha lanciato un ulteriore segnale: la corazzata Bayern, leader indiscussa delle ultime sei stagioni di Bundesliga sta denotando delle crepe. Lothar Matthäus dice la sua a proposito.

"Il Bayern non ha effettuato il ricambio generazionale al momento giusto. - Commenta l'ex giocatore di Bayern e campione del Mondo con la Germania nel 1990 -  Ci sono troppi giocatori arrivati, ai quali sono stati continuamente rinnovati i contratti ignorando dei giovani talenti. Faccio fatica a capire questa logica, che raramente funziona. Sabato, in campo con la maglia del Bayern, c'erano nove giocatori che hanno giocato la finale di Champions League nel 2013." 

Il Pallone d'Oro del 1990 non risparmia critiche ai senatori del club bavarese.
"Giocatori come James, Robben, Ribéry e Lewandowski si mettono al di sopra della società. Uno si lamenta di giocare troppo poco, uno di ricevere troppi pochi palloni e il terzo si arrabbia quando viene cambiato e inveisce nei confronti dei giornalisti. Qualcuno deve metterci un freno, in quanto alcune star si comportano in maniera egoista e irrispettosa del coach, del club e dei colleghi di squadra." 

Se il presidente Uli Hoeness si dichiara pienamente a sostegno dell'allenatore Kovac, Matthäus insiste che il numero uno e gli altri membri della dirigenza devono osare di più.  

"Qualcuno di potere deve fare la voce grossa a protezione dell'allenatore, altrimenti presto regnerà l'anarchia." 

Anche Matthias Sammer, ex direttore sportivo del Bayern, dice la sua: "Quando il Bayern ha il possesso della palla sembra senza ispirazione, la leggerezza degli anni passati non c'è più. Il comportamento nei confronti di Kovac è perverso. Manca pure la velocità; certo non stiamo parlando di robot." 

Per l'esperto di Bundesliga Marcel Reif, il Bayern è in crisi.

"La partita persa contro il Galdbach mi ricorda le prestazioni sterili messe in campo dalla Nazionale nel corso dell'ultima Coppa del Mondo. Quando il vecchio leone è in affanno gli altri si fanno sotto. Il Bayern dovrebbe avere una rosa più ampia. Nonostante tutto credo però che i bavaresi vinceranno anche questa stagione di Bundesliga, ma non lo faranno con il margine degli anni passati."  

Michael Preetz, manager dell'Herta Berlino, intravede del buono in questo inizio affannoso del Bayern. 

"È una cosa buona per il calcio tedesco - dice Preetz -, così c'è una lotta più alla pari al vertice della classifica. Il calcio tedesco non è morto, ma è nella situazione di dover trovare nuovi impulsi dopo la brutta campagna di Russia. I segnali sono positivi, siamo sulla buona strada."

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