Fuori dai denti Varela: «Il livello del calcio svizzero si è abbassato»

bfi

20.1.2023

Carlos Varela 
Carlos Varela 
KEYSTONE

Carlos Varela esprime la sua opinione in merito allo stato del massimo campionato svizzero di calcio. Come suo solito, l'ex centrocampista, si esprime senza peli sulla lingua.

bfi

20.1.2023

Carlos Varela, oggi opinionista per blue Sport, ha giocato più di 300 incontri in Super League, dal 1995, quando esordì con il Servette, al 2010 con la maglia dello Xamax. In mezzo, l'ex centrocampista, ha vestito le maglie di Basilea e Young Boys. Il 45enne conosce molto bene il calcio nostrano e oltre a ciò è conosciuto per non avere peli sulla lingua.

Sonntags Zeitung e Watson hanno approfittato della pausa invernale per chiedere la sua opinione sullo stato di saluto del massimo campionato nazionale.

«Il calcio svizzero era migliore»

Secondo Varela oggi c'è lo Young Boys lì davanti, e nessuno che possa competere con loro. «I bernesi hanno già dieci punti di vantaggio e non siamo ancora a metà campionato. Sono troppo soli», ha detto Varela, il quale ricorda tempi non lontani quando - secondo lui - «il calcio svizzero era migliore: Basilea, YB e persino Zurigo giocavano per il titolo».

Oggi c'è lo Young Boys, ma fino a pochi anni fa era il Basilea, a non avere rivali. Ma «c'erano sempre club come il GC o lo Zurigo e poi l'YB che potevano competere, e le stagioni finivano spesso in una battaglia a due o tre», aggiunge l'opinionista.

Carlos Varela con la maglia dell'YB
Carlos Varela con la maglia dell'YB
Keystone

È ancora presto per dare i gialloneri per vincitori, certo, concorda lo stesso Varela, che vede il solo Servette in grado di minacciare seriamente la leadership della formazione bernese.

«Il livello si è abbassato, questo è ovvio per me»

Nell'intervista alla SonntagsZeitung l'ex centrocampista ha detto che il livello di gioco della Super League si è abbassato. Opinione che stride con i numeri di spettatori negli stadi svizzeri: la scorsa stagione i dieci club della Super League hanno registrato una media di 11'388 presenze. Il dato più alto dalla stagione 2012-13.

Un paradosso? «L'attrattività del campionato è una cosa, la qualità del gioco è un'altra - sentenzia Varela - il livello si è abbassato, questo è ovvio per me. Basta guardare le prestazioni dei nostri club in Europa negli ultimi cinque anni. Ci sono anche squadre di cui non avevo mai sentito parlare e che ci hanno eliminato al primo turno».

Secondo il 45enne, l'attrattività del campionato è aumentata a causa di un livellamento verso il basso: «Squadre come Lucerna o Lugano possono disputare un pessimo campionato e arrivare comunque a giocare in Europa». Questo genera un certo compiacimento, secondo l'ex giocatore che si rispecchia anche nel poco movimento del mercato invernale oramai concluso.

Carlos Varela con la maglia del Basilea
Carlos Varela con la maglia del Basilea
Keystone

Nonostante il livello attuale del massimo campionato, la Svizzera rimane un Paese formatore: basta guardare quanti giocatori svizzeri giocano all'estero.

«In effetti ero un tifoso in campo»

«Sono stufo di sentirlo. Questo significa che dobbiamo lasciare andare i giocatori dopo due buone stagioni con noi? Ai tifosi non interessa. Si vedono sempre meno giocatori che si identificano con la propria squadra e sono orgogliosi della propria maglia», chiosa colui che ha disputato 139 partite con la maglia dell'YB, e 131 con quella del Basilea.

«Quando giocavo per il Basilea, ero rosso e blu dal lunedì alla domenica. Se qualcuno cantava contro il mio club, la prendevo sul personale. In effetti, ero un tifoso in campo».

Invece, oggi, secondo Varela, il giocatore vuole segnare il maggior numero di reti possibile per attirare l'interesse di un club straniero. Ma così «ci si dà la zappa sui piedi. Non è questo il tipo di emozione che i tifosi cercano quando vanno allo stadio».