Dopo due sconfitte nelle altrettante uscite di Nations League, la Svizzera cercherà di raccogliere i primi punti contro la Serbia. Murat Yakin e Michel Aebischer rispondono alle domande dei media alla vigilia della partita.
La Nati ha subito due sconfitte all'esordio in Nations League contro Danimarca (0:2) e Spagna (1:4) e cercherà di raccogliere i primi punti al terzo tentativo contro la Serbia, sabato sera alle 20:45.
Come affronteranno Yakin e la sua squadra il compito a Leskovac?
Con un po' di ritardo sulla tabellina di marcia, il coach e Michel Aebischer si presentano davanti ai microfoni in conferenza stampa.
«Siamo felici di essere qui. La squadra è in forma», esordisce Murat Yakin. «Ci siamo allenati molto bene e vogliamo tre punti, che sarebbero importanti per la classifica».
Sia la Nati che la Serbia devono vincere
«Molte cose sono andate contro di noi. Anche la Serbia deve segnare domani. Per questo sarà una partita fondamentale».
«Se non succede un infortunio dell'ultimo minuto, non ci saranno sorprese», chiarisce il ct. «Posso schierare il mio undici migliore. Sarà una partita intensa. Dobbiamo capitalizzare gli errori dei nostri avversari».
Xhaka marcato a uomo? «Saremo ben preparati»
«Abbiamo sicuramente parlato con Granit. Ha capito e si è scusato con i suoi compagni di squadra», ha continuato Yakin. «Xhaka si è allenato molto bene. E se domani sarà marcato a uomo, saremo ben preparati».
«È un giocatore molto importante», ma «abbiamo altri giocatori che possono fare la partita», dice sicuro.
Pizzicato sull'emotività del capitano, taglia corto: «Nel calcio ci vuole emozione per poter rendere al 100%. Ci concentriamo su quello che succederà domani, non sul passato».
Le partite contro la Serbia ricordano vecchi fantasmi. «Granit sa di cosa si tratta. Siamo una squadra e vogliamo giocare questa partita di calcio insieme, perché di questo si tratta».
«Abbiamo qualcosa da farci perdonare»
Aebischer è pieno di aspettative e fiducia. «Abbiamo avuto una buona settimana di allenamento», dice il 27enne. «Non vedo l'ora che arrivi domani, vogliamo vincere».