Zlatan su Ronaldo (il fenomeno) «Ci sono giocatori che fanno il gioco e giocatori che sono il gioco»

26.2.2021

Zlatan Ibrahimovic 
Zlatan Ibrahimovic 
KEYSTONE

Lo svedese del Milan non disdegna certo le interviste, raramente sono  banali. Noi di blue abbiamo raccolto le sue ultime parole, su Pioli, LeBron James e Ronaldo, il fenomeno. 

Zlatan Ibrahimovic è sempre stato uno dei migliori e vincenti attaccanti d'Europa, ma il suo ritorno in una grande società  - dopo l'esperienza a Los Angeles - condito da una valanga di gol lo hanno proiettato di nuovo nell'olimpo dei grandi centravanti. Il fatto che a 39 anni continua a stupire e segnare gli sta dando uno statura davvero speciale, come lui stesso ama ricordare, tra il serio e il faceto.

Abbiamo raccolto per voi scampoli di interviste recenti nelle quali il gigante svedese parla di diverse cose, tirando in ballo anche differenti attori dello sport.

«Oggi giochi bene per 5 minuti e sei già un campione»

Lo svedese dice di essere contento di appartenere alla 'vecchia scuola', quella che per essere considerato un grande giocatore «dovevi giocare bene e metterti in mostra per molto tempo».

Oggi la nuova generazione gioca cinque minuti e li vedono come grandi giocatori. Sono contento di venire dalla vecchia scuola. Oggi grazie ai social i giocatori sono visti come campioni pur avendo fatto poco magari. Prima non era cosi. Prima dovevi realizzare grandi cose, per tanto tempo, per essere visto come un grande giocatore».

Ne sa qualcosa uno che a 39 anni continua a sgomitare, sudare e segnare, dopo aver vinto trofei in tutti i grandi campionati europei.

La pressione

Oggi la pazienza di allenatori, tifosi e società è poca. Lo conferma lo stesso Ibra che nelle grandi squadre «non c'è tempo, devi fare bene adesso. Se io non gioco bene, al prossimo mercato il Milan comprerà un altro attaccante che giocherà meglio di me, per questo io devo giocare bene e questo vale per tutti. Tutti dobbiamo essere all'altezza a prescindere se siamo giovani o maturi».

«Pioli forse ha più pazienza di me»

A proposito del suo allenatore attuale (Stefano Pioli) Ibrahimovic spende belle parole, che dimostrano rispetto.

«Pioli è arrivato in un Milan quando l'ambiente era difficile, quando la squadra non era dove siamo ora. Se siamo dove siamo adesso è grazie a lui e al lavoro che ha svolto. Mette tanta pressione alla squadra, pretende molto, anche se è una squadra di giovani».

«Forse ha più pazienza di me  - riconosce lo svedese - ovviamente è più maturo e ha più esperienza di me. C'è molta pressione su di lui perché non ha una squadra che deve lottare per il titolo di campione d'Italia».

Ronaldo (il fenomeno), il più grande della storia

Zlatan, che di attaccanti se ne intende, non ha dubbi secondo chi è stato il più grande centravanti della storia del calcio: Ronaldo, il fenomeno.

«Ho sempre detto che ci sono giocatori che fanno il gioco e giocatori che sono il gioco» Ronaldo è uno di questi».

«Il modo in cui si muoveva Ronaldo, il modo in cui faceva i passaggi, il modo in cui faceva 'il serpente': per me è il più grande giocatore della storia, senza dubbio».

Gli sportivi dovrebbero fare gli sportivi

Ibra è uno che dice ciò che pensa, che piaccia o no.

Parlando di LeBron James (36 anni) lo svedese ammette che quello che fa il cestista americano è eccezionale, però, dice Zlatan: «Non mi piace quando le persone con il suo 'status' parlano di politica. Fai quello in cui sei bravo. Io gioco a calcio perché è quello che mi riesce meglio. Non faccio politica. Se fossi stato un politico, avrei fatto politica».

Un errore, secondo lo svedese del Milan, che fanno molte persone quando si sentono arrivate.

«Per me meglio tenersi lontano da questi argomenti, e fare quello in cui si è bravi, altrimenti rischi di non farci una bella figura».

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