L'ex allenatore del Dortmund Lucien Favre parla del calcio europeo in vista della finale di Champions League fra Dortmund e Real Madrid.
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- La finale di Champions League tra Borussia Dortmund e Real Madrid si svolgerà sabato a Wembley, Londra. blue Sport trasmetterà la partita in diretta.
- L'ex allenatore del Dortmund Lucien Favre analizza da vicino lo scontro e non può che elogiare sia l'allenatore del Real Ancelotti che quello del BVB Terzic.
- Favre vede il suo ex giocatore Jadon Sancho come una figura chiave dopo il suo ritorno a Dortmund: «Può essere un elemento che cambia le partite».
È un conoscitore, un amante del pallone, un esperto riconosciuto a livello internazionale in materia: Lucien Favre continua a seguire il calcio europeo con la sua solita meticolosità 17 mesi dopo il suo ultimo incarico all'OGC Nice.
Pochi giorni prima della finale di Champions League, il 66enne ha analizzato il suo ex datore di lavoro, il Dortmund, e il Real Madrid, per l'agenzia di stampa Keystone-SDA.
Per il romando, la costellazione finale non è una sorpresa. Le squadre spagnole e tedesche lo avevano convinto - almeno più delle decoratissime e ricche economicamente della Premier League. «Non è vero che l'Inghilterra ha il campionato migliore. Inoltre ci sono anche ottimi allenatori che lavorano in altri campionati».
La filosofia di Carlo Ancelotti nella gestione della squadra impressiona «Lulu», che ha due anni in più dell'italiano. «Rimane calmo, non perde mai la calma. Ancelotti ha vissuto sei anni complicati a Monaco, a Napoli e poi all'Everton. Ma non ha mai rinunciato ai suoi principi».
Favre ricorda il suo fugace incontro con il Mister azzurro: «Ho giocato contro di lui una volta con il Dortmund, all'epoca era allenatore del Napoli. È una persona simpatica».
La firma di Terzic
Favre conosce meglio gli avversari di Ancelotti. Il più grande allenatore svizzero degli ultimi trent'anni sa bene come accendere la città del calcio.
Il vodese ha infatti guidato il Dortmund per quasi due stagioni. «Un posto speciale. Il muro giallo, la folla incredibilmente rumorosa. Vivono con una forza incredibile. Non dimenticherò mai quanto sia importante il calcio in questa regione della Germania», afferma Favre.
Il 66enne ha lavorato a stretto contatto con Edin Terzic durante i suoi due anni e mezzo al BVB. Il giovane allenatore, allora emergente, ha avuto un ruolo estremamente attivo nel suo staff tecnico: «Lo ricordo come un membro dello staff molto importante, che ha sviluppato molte iniziative e ha anche contribuito con nuove idee. Edin si è preparato per la sua carriera di allenatore, il che è normale».
Quando l'era di Favre al BVB si è conclusa il 13 dicembre 2020 dopo 110 partite, è stato subito chiaro alla dirigenza del club che Terzic, un giovane proveniente dalle file del club stesso, sarebbe subentrato al posto dell'elvetico. «Era comprensibile dal punto di vista del club». Non ci sono rancori: «Non abbiamo mai avuto problemi l'uno con l'altro».
«Il Dortmund è in grado di adottare un approccio attendista»
L'apprezzamento è reciproco. Terzic ha detto ai media che ha potuto imparare molto da Favre. Oltre a un bagaglio di conoscenze interne, Favre ha confermato il grande impegno del nativo di Dortmund: «Era già un tifoso del BVB da bambino. Edin è una persona emotiva, ma anche molto analitica. Da assistente faceva anche le analisi delle partite».
Lo svizzero riconosce la mano del suo ex collaboratore. «Il Dortmund sa aspettare e vedere, sa giocare in modo incredibilmente compatto. Vedo molte varianti. A volte pressano alto, poi aspettano e contrattaccano». Va da sé che nessun dettaglio sfugge all'allenatore, che ha giocato oltre 800 partite da professionista. Gli piace la velocità dei tedeschi: «Giocatori come Adeyemi e Sancho possono fare la differenza con il loro ritmo».
Vede proprio nel suo ex giocatore Sancho una figura chiave - dopo il suo ritorno a Dortmund: «Può essere un elemento che cambia la partita. Sente il calcio e sta ritrovando la fiducia in se stesso che aveva qualche anno fa».
A proposito di differenza - secondo il tecnico rossocrociato Gregor Kobel sta facendo molto bene: «Il BVB può contare su di lui. È il top. Punto e basta! La Svizzera non avrà problemi di portieri nemmeno nei prossimi dieci anni».
«Madrid? Un mito, naturalmente!»
Secondo Favre, non è possibile fare un pronostico chiaro per quanto riguarda la finale di Champions League. «Il Real Madrid è la squadra più forte del mondo? È difficile dirlo. Sono al top da molto tempo. Il Real è quasi sempre lì. Un mito, certo! Un club incredibile».
È affascinato dall'impegno con cui l'attuale gruppo di stelle lavora assieme in campo: «Sono un'unità. A volte dieci giocatori difendono, solo Vinicius non ama tornare».
Oltre al garante dello spettacolo Vinicius Jr, Favre cita anche il trascinatore tedesco Toni Kroos: «Ricordo che dirigeva l'attacco del Bayern nelle partite contro il Gladbach. Un giocatore incredibile, un vincente. A Madrid sentiranno la sua mancanza». Inoltre l'esperto Mister ha visto da vicino un'altra stella del Real: Jude Bellingham.
A soli 17 anni, il talento inglese ha avuto il suo primo assaggio di calcio tedesco con la maglia del BVB, proprio sotto la guida di Favre nell'autunno del 2020.
«Sua madre lo accompagnava agli allenamenti perché non poteva guidare da solo», racconta sorridendo il suo ex mentore. «Aveva già coordinazione, tecnica, gioco di gambe, rifinitura, tiro al volo. All'inizio aveva ancora un potenziale per migliorare il tiro».
Quasi quattro anni dopo, Bellingham è il capocannoniere dei campioni spagnoli del Real con 19 gol. Gli esperti valutano il suo valore di mercato a 180 milioni di euro. Per Favre, il suo sviluppo era prevedibile: «Jude era molto ambizioso fin dall'inizio. Ha dimostrato la giusta mentalità, inoltre si divertiva in campo e ha sempre voluto progredire».