Roger Federer ha iniziato la difesa degli Australian Open con una vittoria convincente sul uzbeko Denis Istomin. Qui di seguito potete leggere ciò che il renano ha raccontato nella conferenza stampa post partita.
Roger, come hai vissuto questo primo incontro?
Penso di aver giocato bene, di essere riuscito ad avere un buon controllo della palla durante tutto l’arco dell’incontro. Sono stato in grado di proteggere bene il mio servizio, lasciando davvero poche possibilità a Denis di impensierirmi alla battuta. Sono sempre stato davanti all’avversario, e anche questo aiuta. So che posso e devo migliorare ancora, ma sono soddisfatto della mia performance al primo turno. È stato grandioso.
Andy Murray potrebbe aver giocato l'ultima partita della sua carriera. Quali sono le sue caratteristiche che ti piacciono di più?
La prima cosa che mi viene in mente è la sua attitudine, Andy è un giocatore che fa di tutto per batterti. Ogni cosa che compie è comandata dalla sua voglia di vincere, è uno di quei giocatori che lasciano tutto sul campo, e se esce sconfitto da una sfida non ha rimpianti. Portare sulle proprie spalle tutte le speranze del tennis britannico non è stato facile. Alla fine, tutti noi, i giocatori, siamo stati molto felici di vederlo vincere a Wimbledon, in Davis Cup e pure alle Olimpiadi (Murray ha messo al collo due medaglie d’oro ndr.). C’è molto da ammirare in Andy.
Oggi non hai concesso alcuna palla break. Pensi che il tuo attuale servizio sia il migliore della tua carriera?
Bé, certo, le cose stanno andando bene. In particolare penso di poter riporre molta fiducia sul mio secondo servizio. Quando sai di poter contare su una buona seconda puoi rischiare di più con la prima. In generale ho saputo variare bene la mia battuta. La superficie è un po’ diversa da quella della Hopman Cup, ma anche in quest’ultimo torneo avevo servito bene.
Credo di poter essere soddisfatto di come hai iniziato la stagione, dopo il periodo di pausa. La ripresa non è sempre facile. Per fortuna oggi già durante il primo set mi sono sentito a mio agio, riuscendo a rimanere costante alla battuta. Ciò permette di restare calmi e gestire al meglio l’incontro.
Al secondo turno affronterai Daniel Evans, un avversario che hai già affrontato a diverse riprese…
Sì è vero. Ricordo di aver sempre giocato bene contro di lui. Mi ricordo di averlo affrontato alla Hopman Cup un paio d’anno fa, proprio dopo il mio rientro dalla lunga pausa dovuta ai problemi al ginocchio. Effettivamente era stato un match particolare. Era stata una bella partita. Mi ricordo che il suo gioco mi piacque molto. È un avversario ostico: è capace di prendersi dei rischi e anticipa bene la palla. È bello vederlo di nuovo nel circuito. Sono felice che abbia superato il primo turno.