«La mia famiglia rimarrà qui» Linus Klasen lascia il Lugano per tornare in Svezia

SwissTXT

23.3.2020 - 13:45

Linus Klasen
Linus Klasen
Source: Key

Linus Klasen, a cui il Lugano non ha offerto il rinnovo del contratto dopo sei stagioni in bianconero, torna in Svezia.

Il 34enne giocherà nel Lulea, squadra nella quale aveva militato prima della sua esperienza in Svizzera. Con l'HCL Klasen ha disputato 301 partite di National League, risultando il secondo straniero per numero di presenze dietro a Petteri Nummelin.

Per lui un bottino di 78 reti e 203 assist. «Linus per noi sarà sempre Linus», ha scritto il Lugano in un comunicato, «con la sua voglia matta di divertirsi e divertire. Le strade si separano, ma lo vogliamo ringraziare di cuore».

Perchè per gli amanti dell'hockey, e per i cultori dei giocatori funambolici e straordinariamente creativi, Linus Klasen è stato una meraviglia per gli occhi, una tocco di poesia all'interno di un lungo trattato di scienza.

Nelle ultime due stagioni trascorse a Lugano il 34enne svedese è stato croce e delizia del pubblico bianconero che da lui si è sempre atteso molto. Messo in panchina a sprazzi dapprima da Greg Ireland e poi, inizialmente anche da Sami Kapanen, negli ultimi mesi di questa ultima Regular Season Klasen era tornato a brillare. Non troppo forse, per un Lugano che ha deciso di terminare qui sei anni di collaborazione. 

Linus Klasen è giocatore atipico nel panorama hockeystico internazionale e nazionale, un'artista che ha sempre preferito l'inventiva alla ferocia e alla velocità.

Indipendentemente dal credo hockeystico e dal fatto che piaccia o no, Linus Klasen mancherà all'hockey svizzero. 

Klasen: «La mia famiglia rimarrà qui»

«Provo delle emozioni contrastanti», ha detto Linus Klasen, «da una parte sono felice di tornare dove ho già giocato in passato, dall'altra ho un po' di amaro in bocca per come si è chiusa bruscamente la stagione».

«Tra i ricordi più belli in bianconero», ha proseguito lo svedese, «c'è la finale raggiunta nel 2016, con una squadra in cui c'erano anche Pettersson, Martensson e Brunner. Peccato solo non aver vinto il titolo...».

«La mia famiglia resterà qui, questo è il luogo che consideriamo casa nostra e dove continueremo a vivere dopo che mi sarò ritirato», ha concluso Klasen.

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