Dalle parti di Ambrì si sogna in grande, anche grazie al Top Scorer Dominik Kubalik, cecchino vero che in Leventina non si vedeva più dai tempi di Jaks, Petrov e Kamenski.
A metà della Regular Season è l'attaccante dell'Ambrì-Piotta Dominik Kubalik a guidare la classifica dei Top Scorer: il ceco ha infatti collezionato 31 punti in 25 incontri fin qui disputati con la maglia biancoblù.
Erano anni che in Leventina non si assaporava con tale frequenza il gusto della vittoria, il piacere di trovarsi, a metà stagione, al settimo posto con un bottino di 40 punti, mettendosi alle spalle il Ginevra (38 pt), lo ZSC ( 37 pt.) e in special modo il Lugano (35 pt.), battuto, con autorevolezza, nell'ultimo derby.
Cereda, Duca, Zwerger, Müller, Conz, Guerra, Kostner, ma soprattutto Dominik Kubalik, capaci di riportare nell'immaginario collettivo i magici anni '90, con i vari Jaks, Petrov e Kamenskij.
Il 23enne ceco è arrivato ad Ambrì nel corso della scorsa stagione, prelevato dal Plzen con la promessa di grandi gesta. Nella stagione 2017/2018 Kubalik ha messo a segno 11 reti in 35 incontri; non granché per un attaccante che prometteva reti e punti a raffica.
Kubalik è stato di parola invece, inserendosi ottimamente in un contesto unico nel suo genere, caricandosi la squadra sulle spalle, segnando e servendo assist illuminanti per i vari Zwerger e Müller.
Nella classifica dei Top Scorer il ceco dell'Ambrì precede il sempre presente cecchino bernese Arcobello (28 punti), il rinato Damien Brunner ( 27 punti) e i rodati Pesonen e DiDomenico del Langnau, oltre che il veloce folletto del Bienne Toni Rajala.
Grazie ai suoi 31 punti Kubalik ha già raccolto 9'300 franchi per il settore giovanile biancoblù - manna dal cielo per una società che ogni anno deve lottare con gli equilibri finanziari - ma più di tutto ha ridato splendore ad un club che sta affrontando la costruzione di un nuovo stadio e le insidie di chi non ha le disponibilità economiche dei grandi del campionato.
Kubalik ha già attirato i sensori della NHL, ma per ora gioca con la maglia dell'Ambrì, anzi, sembra l'abbia portata da sempre. Le aspettative del popolo biancoblù crescono alla velocità del cecchino ceco e poco importa se una grande franchigia, nazionale o estera, lo porterà via dalla Leventina: per ora è lecito sognare e gustare a fondo le gesta di attaccante di razza e i brividi che solo un fuoriclasse può far nascere ogniqualvolta si trova il disco sul bastone.