Damien Brunner ha concesso un’intervista al Blick in cui parla della sua rinascita sportiva, dopo gli ultimi tre anni e mezzo molto difficili.
Durante gli anni trascorsi a Lugano, l’ex Detroit Red Wings e New Jersey Devils ha subito diverse infortuni che lo hanno tenuto lontano dal gioco per lunghi periodi.
«Devo essere sincero - inizia il suo discorso l’attaccante del Bienne - ero ad un bivio. Gli ultimi tre anni e mezzo non sono stati divertenti in quanto mi sono trovato in tanti buchi neri. Ne sono sempre uscito, in piedi. Certo, ad ogni rientro mi mancava il ritmo partita».
Il 32enne si è trovato spesso a dubitare delle sue qualità.
«Dopo ogni infortunio mi sono sempre chiesto cosa volevo e cosa sapevo ancora fare. Ogni volta ho dovuto ricominciare dal fondo».
Un contratto da due milioni per due anni e la possibilità di ricominciare da un’altra parte: il Biel ha offerto a Damien Brunner la possibilità di riscattarsi, dopo gli anni in chiaro-scuro.
«Le prime dieci partite sono state molto difficili. Ho dovuto trattenermi, a volte ho fatto un passo indietro. Poi mi sono detto: ‘Forza, ora è arrivato il tempo di togliersi alcune soddisfazioni’. Da allora mi sono sempre sentito meglio, partita dopo partita».
A Biel Brunner si sente molto bene, anche il contesto gli assomiglia di più.
«La cosa che mi ha dato molta sicurezza è la serenità che si respira sul ghiaccio. Mi sento libero di muovermi dove voglio quando siamo noi in possesso del disco. Non ci penso nemmeno, mi lancio dove ci sono degli spazi vuoti, in maniera molto intuitiva. Questo non significa che non mi adeguo al sistema, direi che ho ritrovato le giuste sensazioni, la velocità, il piacere di andare oltre».
Brunner sta attraversando una seconda primavera, si è riappropriato delle qualità che lo avevano portato fino in NHL
«È molto bello aver ritrovato i ritmi giusti, la fiducia e anche la via della rete».
Già, perché in questa stagione nessuno ha segnato tanto come l’attaccante del Biel; 14 reti. Mentre nella classifica a punti (topscorer) Brunner è quarto (24 pt.) e primo svizzero, dietro Kubalik (29 pt.), Arcobello (26) e Junland (25).