La faccia scura dell'hockey Suri e Arcobello vittime di colpi proibiti che rendono brutto lo sport dell'hockey 

bfi

12.4.2019

Reto Suri assistito dopo il colpo brutale subito 
Reto Suri assistito dopo il colpo brutale subito 
Keystone

Alla Post Finance Arena di Berna lo Zugo ha vinto gara-1 della finale. Lo svedese Everberg dello Zugo e il suo connazionale Almqvist del Berna si sono resi colpevoli di due bruttissime cariche alla testa. 

Dopo il vantaggio dei padroni di casa per mano dello sloveno Mursak, lo Zugo è diventato via via più padrone del gioco, anche se il Berna non si è certo fatto schiacciare completamente dalla rapidità e dalla freschezza degli svizzero centrali. 

Flynn, Albrecht, Roe e Everberg hanno confezionato il poker per i Tori confezionando il primo break della serie. 

Una serie - come hanno insegnato negli scorsi anni le finali - che si preannuncia dura, fisica e con degli episodi da far accapponare la pelle.

Il primo intervento pericoloso ha visto protagonisti lo svedese dello Zugo Everberg e il canadese del Berna Arcobello. Lo svedese - come potete vedere nel video qui sotto - ha caricato da dietro il topscorer del Berna che pericolosamente è andato a sbattere con la testa contro il plexiglas prima di finire a terra. Intontito per il colpo subito, fortunatamente Marc Arcobello è poi tornato in campo.

Conseguenze apparentemente più gravi per Reto Suri invece, che dopo il check alla testa subito da Almqvist non è più tornato in campo. L'attaccante dello Zugo - che l'anno prossimo vestirà la maglia del Lugano - si stava liberando in velocità del bernese Kämpf quando è stato colpito in open-ice dal 28enne difensore svedese degli orsi che incurante del disco è andato a centrare la testa del malcapitato Suri. Il giocatore dello Zugo è rimasto a terra sanguinante per poi essere scortato fuori. Non tornerà più in campo.

Facile cadere in moralismi eccessivi. Le regole dell'hockey parlano chiaro e gli arbitri hanno agito di conseguenza punendo sia Everberg (2' + 10') che Almqvist ( penalità di partita). Ora toccherà però ai giudici della Lega fornire un messaggio chiaro che vada a salvaguardare l'incolumità degli attori sul ghiaccio. 

Ricordiamo che nella finale della scorsa stagione lo svedese Pettersson aveva colpito da dietro il canadese del Lugano Lapierre lasciandolo disteso sul ghiaccio. Al giocatore dello ZSC vennero inflitte sei giornate di squalifica. Forse non sufficienti per lanciare un monito chiaro a tutti coloro che per frustrazione o per rabbia sportiva vanno oltre il lecito, aldilà dello spirito dello sport e della morale universale.

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