L'allenatore del Lugano vede di buon occhio l'aumento degli stranieri in National League, anche per quanto riguarda i miglioramento dei giovani giocatori elvetici.
Secondo Chris McSorley, «l'aumento degli stranieri gioverà anche ai giovani. Migliore è una squadra, migliore è la piattaforma per lo sviluppo dei ragazzi che si affacciano all'hockey professionistico».
«I giovani dovranno lavorare sodo per migliorarsi e adattarsi ai nuovi standard richiesti - ha proseguito il canadese - le squadre ogni sera avranno bisogno di nuovi elementi per sopperire a infortuni e squalifiche... starà ai giovani farsi trovare pronti».
A Tempi Supplementari l'head coach del Lugano ha anche approvato la proposta giunta dal Rapperswil di ruotare gli assistenti. «Ciò aprirà una nuova era, ci obbliga a guardare avanti nonostante sia un concetto che esiste da tempo».
«A Lugano abbiamo un sistema simile - ha precisato il 60enne - per quel che riguarda lo sviluppo degli skills e indubbiamente integrare diversi livelli di formazione con la prima squadra non può che giovare al club. Sia il GM Domenichelli che il CEO Werder condividono questa visione, perché mette tutti in una situazione win-win».
Infine il canadese ha detto che «dopo la NHL, la Svizzera è il posto migliore dove giocare. Per qualità dell'hockey, infrastrutture, famiglia e tifosi».