Bisogna saper perdere, non sempre si può vincereMette del doping nella bottiglia del suo compagno
bfi
10.1.2018
Nel corso del campionato nazionale di Canoa-Sprint svoltosi a settembre, il giapponese Yasuhiro Suzuki si è reso colpevole di un atto ignobile: il 32enne ha infatti mischiato una sostanza proibita - il Methandienone - nella bevanda del suo collega di nazionale. Il motivo? Sbarazzarsi dello stesso per poter partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 con la squadra della sua nazionale.
“Volevo assolutamente qualificarmi per i Giochi Olimpici del 2020 nella categoria kayak a quattro, ma purtroppo io risultavo come numero cinque”, questo si legge sul sito della federazione giapponese. Nel frattempo Suzuki si è scusato con il compagno Komatsu e con la federazione del suo Paese.
La federazione giapponese di canoa e kayak intanto, ha fatto sapere di aver svolto ulteriori ricerche, appurando che lo stesso Suzuki ha attuato più volte lo stesso gesto, ai danni di altri atleti. Inoltre, Suzuki, avrebbe fatto sparire materiale vario nel corso di precedenti gare, per penalizzare le prestazioni dei suoi avversari.
“Questo atteggiamento contraddice completamente lo spirito del fair-play sportivo. Sono degli atti cattivi”, ha commentato il portavoce della federazione del Sol Levante.
Ma non finisce qui per Suzuki: l’atleta è stato squalificato per 8 anni da qualsiasi competizione. Uno segnale forte e duro per chi ha cercato diverse volte di barare.