Risultata positiva all'anti-doping, la 15enne Valiyeva non sa ancora se potrà battersi per il secondo oro olimpico. Mentre la sua allenatrice è sotto pressione in Russia, il Comitato Olimpico Russo parla di illegalità.
La campionessa olimpica russa di pattinaggio Kamila Valiyeva è risultata positiva alla trimetazidina prima dei giochi invernali di Pechino.
Questo è ciò che è stato annunciato dall'Agenzia internazionale di test (Ita), commissionata dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), venerdì mattina.
Se alla 15enne star russa, che ha vinto l'oro nell'evento a squadre con la formazione del ROC, sarà permesso di competere nell'evento individuale sarà deciso dalla Corte di arbitrato per lo sport (Cas).
Una faccenda legale complicata
Il Cas ha annunciato venerdì sera, ora svizzera, che un tribunale arbitrale sarebbe stato nominato «a breve» per decidere sulla questione. La decisione sarà annunciata dopo un'udienza. Il CIO e l'Agenzia mondiale antidoping (Wada) avevano fatto ricorso contro una decisione dell'Agenzia antidoping russa (Rusada).
Il CIO spera in una decisione della Corte internazionale di arbitrato per lo sport, Cas, prima dell'inizio della competizione individuale femminile del 15 febbraio, in cui la già campionessa europea Valyeva è la grande favorita.
«Questi casi non sono utili per i Giochi», ha ammesso il portavoce del CIO Mark Adams. Il portavoce ha messo in guardia da «speculazioni selvagge» in materia, soprattutto perché Valyeva è minorenne. «I casi legali possono essere molto complicati, ma è molto importante che le persone ottengano piena giustizia», ha sottolineato Adams.
L'allenatrice sotto accusa in patria
Nel frattempo, in Russia, l'allenatrice di Valeyeva Eteri Tutberidze (47) è sotto pressione sui social media. L'hashtag «Shame on Tutberidze» è stato condiviso migliaia di volte su Twitter in Russia. La Tutberidze è già nota per i suoi metodi molto duri durante gli allenamento.
Il Comitato Olimpico Russo difende la sua atleta
Il Comitato Olimpico Russo (ROC), nel frattempo, ha annunciato la sua intenzione di combattere per l'oro vinto, asserendo che l'azione svolta dalle autorità sportive non era legale. «Il controllo del doping di un atleta che è risultato positivo non si applica al periodo dei Giochi olimpici,» ha detto in una dichiarazione ufficiale il ROC.
Lo stesso Comitato russo ha pure detto che la Valiyeva aveva ripetutamente superato i test antidoping dopo il test incriminato del dicembre 2021 - tra cui già a Pechino, durante la competizione a squadre. «Tutti i risultati sono stati negativi», ha ribadito il ROC.
L'atleta dunque «ha il diritto di allenarsi e competere senza restrizioni fino a quando la Corte internazionale di giustizia per lo sport deciderà diversamente sulla sua situazione in relazione ai Giochi olimpici», hanno concluso da Mosca.
La gara individuale di pattinaggio femminile si svolgerà martedì 15 febbraio. Se la giovanissima stella russa sarà presente oppure no verrà deciso nei prossimi giorni.