Che bronzo! Lara Gut-Behrami: «La prima manche è stata come un elettroshock»

La redazione

7.2.2022

Lara Gut con la sua medaglia di bronzo.
Lara Gut con la sua medaglia di bronzo.
Keystone

La ticinese ha messo le mani sulla medaglia di bronzo nello slalom gigante olimpico, eguagliando il risultato di Sonja Nef del 2002 alle Olimpiadi di Salt Lake City.

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E quando meno te la aspetti, dopo un prima manche così così, ecco che Lara Gut si concede una seconda prova strepitosa, dopo un errore alla partenza, e si mette molte delle sue avversarie alle spalle. La sciatrice ticinese coglie un'incredibile medaglia di bronzo, partendo dal nono posto e 1"51 di ritardo dalla sciatrice più veloce della prima prova Sara Hector.

Gut-Behrami come Nef nel 2002

È passato un po' tempo da quando l'ultima ragazza svizzera è salita sul podio in uno slalom gigante olimpico. L'ultima sciatrice a riuscirci è stata Sonja Nef nel 2002, quando a Salt Lake City si mise al collo una medaglia di bronzo. Come è successo oggi a Lara, pure Nef si era presentata al cancelletto di partenza come campionessa del mondo in carica nella disciplina.

Fra la crème de la crème

Prima della sciatrice di Comano solo tre svizzere si sono classificate meglio in uno slalom gigante olimpico: le campionesse olimpiche Yvonne Rüegg (1960 a Squaw Valley), Marie-Theres Nadig (1972 a Sapporo) e Vreni Schneider (1988 a Calgary).

«È incredibile. Nella seconda manche ho semplicemente cercato di sciare. Non ho cambiato niente rispetto alla prima prova, ma sono andata semplicemente meglio. Ho preso un 'elettroshock' dopo la prima manche», ha scherzato la ticinese ai microfoni della RSI con un largo sorriso nascosto dalla mascherina Lara Gut-Behrami.

«Mi sono sempre messa la pressione per far risultato nel gigante - ha proseguito la sciatrice di Comano - volevo dimostrare a me stessa di poter essere competitiva anche in questa disciplina, che secondo me è quella più completa».

«Per sciare bene nello Slalom gigante bisogna anche essere pronti tecnicamente, fare una medaglia e confermare qui alle Olimpiadi la mia prestazione di Cortina dell'anno scorso è davvero bellissimo», ha poi spiegato Lara, che dopo i meritati festeggiamenti per il bronzo si chinerà sul dossier Super G, gara in programma venerdì dove la 30enne fa parte del gruppo delle favorite per la vittoria finale.

«Speriamo che ora sia tutto in discesa, ma da quando sono guarita dal COVID-19 continuo ad avere la sensazione che la concentrazione ci sia e non ci sia. Non riesco ad essere focalizzata e mi stanco molto più velocemente, per me è una continua ricerca di sensazioni. Ora devo lasciar libera la mente e lasciar correre i piedi, perché sciare è una questione di feeling», ha poi concluso la Gut-Behrami.

La strepitosa seconda manche di Lara Gut-Behrami