L'attuale numero uno del ranking mondiale Novak Djokovic ha parlato della sua squalifica subita la scorsa settimana agli US Open di New York.
Novak Djokovic riparte da Roma. Dopo aver dovuto lasciare improvvisamente e in malo modo gli US Open poco più di una settimana fa tornerà in campo agli Internazionali d'Italia giovedì prossimo. Il serbo, finalista un anno fa, non dovrà giocare il primo turno e incrocerà la racchetta con il vincente della sfida fra lo statunitense Tennys Sandgren e l'italiano Salvatore Caruso.
«Sono contento di essere qui, adesso. Ho passato dei giorni con la mia famiglia, ma sono convinto che tornare in campo mi aiuterà a pensare ad altro. Perché quello che è successo a New York, temo che non lo dimenticherò mai», ha spiegato Novak Djokovic nella conferenza stampa di presentazione del torneo romano.
«È stato uno shock chiudere gli US Open in quel modo - ha poi proseguito il 33enne - non mi era mai successo prima, anche se mi sarebbe potuto succedere molto prima nella mia carriera, come sarebbe potuto succedere anche a molti altri giocatori».
Il serbo non ha voluto cercare scuse, prendendosi le responsabilità dell'accaduto e parlando chiaro. «Le regole non sono da interpretare. Quando in una situazione simile si colpisce l'arbitro o un giudice di linea scatta la squalifica diretta. L'ho accettato e sono dovuto andare avanti».
L'attuale numero uno del ranking ATP ha inoltre spiegato di voler imparare dal brutto episodio capitatogli a Flushing Meadows. «Non posso promettere o non posso garantire che non farò mai più niente di simile. Ciò che posso dire è che farò del mio meglio, ma nella vita non si sa mai».
Grazie a l'ennesima settimana passata sulla vetta del tennis mondiale Novak Djokovic eguaglierà proprio agli Internazionali di Roma il record di Pete Sampras: quota 286 (settimane ndr.). Per lo statunitense Nole ha speso parole dolci, prima di rilanciare e annunciare al mondo intero di voler detronizzare Roger Federer, il giocatore che sino ad ora ha vinto più titoli del Grande Slam di chiunque altro. «Pete Sampras è un idolo della mia infanzia, quindi raggiungerlo e magari superarlo ha per me un significato speciale. Adesso il mio obiettivo è quello di battere il record di Roger (310 settimane ndr.) e vincere ancora tanti Slam…».
Prima di tornare a parlare di Grandi Slam, l'appuntamento è fissato per il 21 settembre con il Roland Garros, le prossime sfide andranno in scena al Master 1000 di Roma, dove in campo ritroveremo non solo Rafa Nadal ma anche l'elvetico Stan Wawrinka. A Novak Djokovic la concorrenza non mancherà...
