Quel sorteggio maledetto Ecco perché il regno di re Nadal a Parigi potrebbe avere le ore contate

bfi

25.5.2024

Rafael Nadal prepara il suo probabilmente ultimo Roland Garros.
Rafael Nadal prepara il suo probabilmente ultimo Roland Garros.
Keystone

Lo spagnolo Nadal, che a Parigi ha vinto 14 titoli del Roland Garros, stavolta inizierà al primo turno contro Alexander Zverev, uno dei favoriti per la vittoria finale. Potrebbe essere la fine di un'era, con largo anticipo, per colui che negli anni ha trasformato il Court Philippe Chatrier in un Santiago Bernabéu lontano dalla Spagna.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Rafael Nadal scenderà in campo domenica in occasione del primo turno del Roland Garros.
  • Non essendo più testa di serie, scivolato in 276esima posizione del ranking mondiale, allo spagnolo toccherà un osso davvero duro: il tedesco Alexander Zverev.
  • Zverev, numero 4 della classifica ATP, ha trionfato settimana scorsa agli Open d'Italia.
  • Dopo 14 titoli, il possibile ultimo Grande Slam parigino del «Re della terra battuta» potrebbe così finire anzitempo.

Rafael Nadal, che compirà 38 anni durante il torneo, si appresta a giocare molto probabilmente il suo ultimo Grande Slam sulla terra battuta di Parigi, dopo aver vinto 14 titoli.

«L'Open di Francia è il torneo più importante della mia carriera tennistica. Tutte le cose che ho vissuto qui, che mi sono piaciute qui, rimarranno per sempre nel mio cuore», lo spagnolo ai microfoni prima del sorteggio.

Poi gli occhi si sono spostati sullo schermo LED che ha decretato il verdetto iniziale. Il pubblico ha emesso un mormorio quando Nadal è apparso accanto a uno spazio vuoto riservato a una testa di serie.

Poi è seguito un sussulto di spavento quando è stato estratto il nome di Alexander Zverev.

Il re di Parigi, giova ricordarlo, ha saltato il torneo dell'anno scorso per la prima volta in 19 anni dopo un periodo tormentato dagli infortuni. La mancanza di partite negli ultimi 18 mesi ha fatto precipitare Nadal al 276esimo posto nel ranking mondiale, lasciando l'ex numero uno per la prima volta senza testa di serie al Roland Garros.

Questo lo ha dunque reso vulnerabile alla possibilità di affrontare un giocatore di alto livello. Tanto peggio non gli poteva andare.

Zverev, numero 4 del ranking ATP,  molto a suo agio sulla terra battuta, figura tra i favoriti per il titolo, specialmente dopo aver vinto l'Open d'Italia la scorsa settimana.

Alexander Zverev (dietro) abbraccia  Rafael Nadal durante la semifinale del 2022 a Parigi. Il tedesco dovette ritirarsi per infortunio. 
Alexander Zverev (dietro) abbraccia  Rafael Nadal durante la semifinale del 2022 a Parigi. Il tedesco dovette ritirarsi per infortunio. 
KEYSTONE

Il re straniero di Parigi

Nessun giocatore nella storia del tennis è stato sinonimo di un torneo come Nadal lo è stato dell'Open di Francia.

Il suo dominio al Roland Garros è il motivo per cui è conosciuto come il «Re della terra battuta».

I fatti e le cifre - forniti da OptaAce e dalla Federazione Internazionale di Tennis - illustrano chiaramente il suo dominio:

Lo spagnolo al Roland Garros

  • È l'unico giocatore nella storia ad aver vinto 14 titoli di singolare in un torneo del Grande Slam.
  • Ha vinto 112 dei suoi 115 incontri: la percentuale di vittorie più alta di qualsiasi altro giocatore di singolare in un torneo importante.
  • È il solo giocatore ad aver vinto cinque titoli consecutivi al Roland Garros (2010-2014).
  • È l'unico ad aver vinto quattro titoli del Grande Slam senza perdere un set (2008, 2010, 2017 e 2020).
  • Ha perso solamente contro due uomini: Robin Soderling (2009, quarto turno) e Novak Djokovic (2015, quarti di finale, 2021, semifinale).
  • Cinque delle sue vittorie Parigi rientrano nella top 20 dei titoli di singolare maschile del Grande Slam più dominanti per numero di partite perse.

Il Court Philippe Chatrier come il Santiago Bernabéu

Girare per il Court Philippe Chatrier, in particolare prima che Rafa Nadal giocasse una finale dell'Open di Francia, era come trovarsi all'esterno del Santiago Bernabéu durante la preparazione di una grande partita del Real Madrid.

Dappertutto si sentiva parlare spagnolo e chiacchierare della prospettiva di vedere uno dei propri figli creare altra storia in terra francese.

I colori rosso e giallo erano onnipresenti su bandiere, maglie da calcio e cappelli. I super tifosi, inoltre, indossavano cappelli e magliette con il marchio «toro scatenato» di Nadal.

A Parigi sono stati gli spagnoli gli autentici dominatori degli ultimi 30 anni

Juan Carlos Ferrero, vincitore e Parigi nel 2001, ha detto che al Roland Garros gli spagnoli si sentono come a casa propria.

«Il Roland Garros è il Grande Slam più vicino e il fatto che si svolga sulla terra battuta lo rende ancora più prossimo alla Spagna».

«Il fatto che i giocatori spagnoli lo abbiano vinto spesso, soprattutto grazie a Nadal, fa sì che i fan del tennis colleghino il Roland Garros a momenti positivi per il tennis spagnolo», ha aggiunto il 44enne ritiratosi nel 2012.

La terra battuta è sì la superficie naturale per i tennisti iberici: con circa 100'000 campi da gioco in tutto il paese, la maggior parte dei piccoli villaggi spagnoli ne dispone almeno uno.

Con le 14 vittorie di Nadal e i trionfi di Sergi Bruguera (due), Carlos Moya, Albert Costa e Juan Carlos Ferrero (uno a testa), la Spagna è la nazione che ha conquistato 19 degli ultimi 30 titoli del Roland Garros in campo maschile.

Sarà ancora Nadal, con un ultimo inaspettato colpo di coda a far gioire il popolo di Re Felipe VI? O questa la volta ci metterà lo zampino Carlos Alcaraz?