Roger Federer non ha nascosto quanto i problemi fisici avuti qualche anno fa gli hanno fatto temere di dover chiudere la carriera prima di quando avesse voluto. Ora come ora il 38enne «potrebbe giocare per sempre», ma con l'età e la forma fisica non si scherza...
«Se guidavo per più di un’ora dovevo inclinare il sedile per non rimanere troppo a lungo seduto con un’inclinazione di 90 gradi», ha confessato l’asso del tecnico elvetico al termine della sfida degli ottavi di finale degli US Open vinta contro il belga Goffin.
«Inoltre avevo anche problemi a muovermi, spesso non riuscivo a camminare normalmente senza prima prendermi almeno mezz’ora di tempo per fare dello Stretching», ha aggiunto il renano.
Fortunatamente questi problemi di natura strettamente fisica sono alle spalle. «Da due anni, dalla famosa finale persa contro Zverev al torneo di Montréal dove mi ero infortunato alla schiena, non ho più avuto a che fare con seri problemi fisici», ha spiegato con un evidente sollievo King Roger. «Naturalmente qualche acciacco c’è, ma nulla di grave», ha precisato il vincitore di 20 titoli del Grande Slam.
«Arrivare a giocare a 40 anni? Non è il mio obiettivo - ha poi continuato Federer - sono cosciente che gli anni passano anche per me. Per i motivi elencati in precedenza qualche anno fa non pensavo avessi potuto giocare fino a 40 anni. Attualmente invece mi sento molto bene, posso immaginarmi di festeggiare gli «anta» ancora sul circuito, ma a questa età il fisico non perdona».
«Basta poco per dover dire basta - ha proseguito il 38enne - di nuovo, quando si sta bene è facile pensare al futuro con ottimismo, ti senti capace di poter continuare per sempre, ma quando si fa fatica e i risultati non arrivano tutto cambia. Di conseguenza bisogna andare avanti passo per passo, senza mettersi troppa pressione».
Gli amanti del tennis possono dunque continuare a sognare, e incrociare le dita per tenere gli infortuni il più lontano possibile dalla strada del Maestro. Attualmente sperare di vedere giocare Roger Federer a 40 anni suonati nei tornei più prestigiosi del circuito è tutt’altro che una chimera. La prossima fermata è però già martedì per i quarti di finale degli US Open, dove RogerOne incrocerà la racchetta con Grigor Dimitrov… perché come ha detto lo stesso Roger; bisogna andare avanti un passo alla volta, godersi ogni giorno, apprezzare ogni scambio e vivere ogni partita fino in fondo.