Conseguenze terribili per il tennis «Forse non torneremo a giocare prima di dicembre»

bfi

9.4.2020

Il tennis è in pausa.
Il tennis è in pausa.
Getty

Il coach francese Thierry Ascione ammette che per il tennis è un anno terribile: ci perdono tutti, e non solo Roger, Rafa e Nole. 

L' ATP e la WTA hanno sospeso tutti i tornei fino a metà luglio, una decisone inevitabile dopo la decisione formale presa dell'All England Club, che suo malgrado, ha cancellato il torneo di Wimbledon per la prima volta dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Gli organizzatori francesi del Roland Garros avevano invece in precedenza preso la decisione di spostare l'Open parigino a settembre (dal 20 settembre al 4 ottobre). Una decisione controversa che ha destato stupore e malumore nell'ambiente tennistico in quanto il Roland Garros andrebbe a inserirsi una settimana dopo il termine degli US Open, in concomitanza con la Laver Cup, in programma a Boston dal 25 al 27 settembre. 

La decisone di cancellare il torneo di Wimbledon a causa del Coronavirus ha generato l'immediata reazione di Roger Federer, che tramite Twitter ha commentato con un semplice e lapidario: «Devastato».

Il campionissimo di Basilea, che ad agosto spegnerà 39 candeline, non è certo uno che rimane a lungo a piangersi addosso, pensando già a come 'vendicarsi' di Novak Djokovic dopo l'epica finale persa lo scorso anno a Londra. 

I pensieri di Thierry Ascione

Thierry Ascione, il coach dei francesi Richard Gasquet e Jo-Wilfried Tsonga, esprime i suoi dubbi sulle possibilità di Federer di vincere un altro Grand Slam in carriera.

«Credo che Djokovic fosse sulla strada giusta per conquistare due Grand Slam quest'anno», ha detto il coach a Express Sport.

«Penso che Nadal possa accaparrarsi una volta ancora il Roland Garros - ha continuato Ascione - ma questo stop improvviso è negativo per tutti e tre i grandissimi del tennis contemporaneo: Roger e Rafa dovranno forzare un altro anno ancora, mentre Novak rischia di rimanere a bocca asciutta». 

Il coach francese ricorda che ci sono però questioni molto più urgenti dello sport e dei milioni persi dai grandi nomi del tennis. A lui è stato chiesto di parlare di tennis.

«Oltre a chi sta scrivendo la storia di questo sport c'è anche chi deve giocare per tirare a campare - chiosa Ascione al termine della sua intervista - per il tennis questo stop ha delle conseguenze terribili, forse non torneremo a giocare prima di dicembre». 

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