Daria Kasatkina, la tennista russa meglio piazzata nel ranking WTA, ha rivelato al mondo di essere gay in un'intervista video pubblicata lunedì. Ora teme di non poter più tornare in Russia.
L'attuale numero 12 del mondo non ce la faceva più a «vivere nascosta», come la stessa Kasatkina ha dichiarato al blogger russo Vitya Kravchenko riguardo alla sua vita privata. Nell'intervista avvenuta a Barcellona la 25enne non solo ha fatto coming out, ma si è pure espressa contro l'atteggiamento nei confronti dell'omosessualità e le restrizioni sui diritti LGBTQ+ in Russia.
«Molti argomenti sono tabù in Russia - ha spiegato Kasatkina - questa idea che qualcuno voglia essere gay o diventarlo è ridicola. Penso che non ci sia niente di più facile al mondo che essere etero».
«Seriamente, se ci fosse una scelta da fare, nessuno opterebbe per essere gay - ha proseguito la tennista di Togliatti - perché complicarsi la vita, soprattutto in Russia? Che senso ha?». In Russia infatti nel 2013 è stata approvata una legge contro la «propaganda gay», nel corso degli anni è stata usata per fermare marce gay pride e per arrestare gli attivisti per i diritti degli omosessuali.
«Vivere in pace con se stessi è l'unica cosa che conta», ha poi continuato la Kasatkina, che lunedì ha postato su Instagram una foto dove posa in compagnia della sua fidanzata, la pattinatrice estone-canadese Natalia Zabiiako.
«Vorrei che la guerra finisca»
Alla domanda dell'intervistatore: «Cosa desideri in questo momento?», la tennista di 25 anni ha risposto senza mezzi termini: «Voglio solo che la guerra finisca», descrivendo l'invasione della Russia in Ucraina come un «vero e proprio incubo».
Al termine dell'intervista Kasatkina è scoppiata in lacrime, quando l'intervistatore Vitya Kravchenko le ha chiesto se aveva paura di non poter più tornare in Russia a causa delle dichiarazioni che aveva appena fatto.