Mayer: «Stavo per morire» US Open: la calura commette una strage di giocatori

fon

29.8.2018

Julia Glushko ha dovuto essere soccorsa in campo.
Julia Glushko ha dovuto essere soccorsa in campo.
Getty Images

Il caldo è tornato protagonista. Dopo un US Open piuttosto freddino nel 2017, quest'anno il caldo e l'afa sono tornati a perturbare il torneo newyorkése.

Sono oltre i 35 gradi le temperature registrate nella seconda giornata degli US Open, non è dunque una sorpresa se a Flushing Meadows i giocatori impegnati nell'ultimo torneo stagionale del Grande Slam hanno iniziato a cadere come mosche.

Fra lunedì e martedì sono infatti stati dieci gli atleti, fra tennisti e tenniste, a dover dare forfait e abbandonare la competizione per gravi problemi dovuti al calore.

Realizzata la gravità della situazione gli organizzatori sono corsi ai ripari inserendo una pausa di dieci minuti fra il terzo e il quarto set di ogni partita, permettendo dunque ai giocatori di ritirarsi al fresco a prendere fiato, senza però poter parlare o discutere con i loro rispettivi allenatori.

Non tutti i tennisti hanno gradito la decisione, anzi. In diversi si sono lamentati, chiedendo che il torneo facesse di più per proteggerli dalla calura. «Cosa pensate che porti una pausa di 10 minuti? Pensate che bastino per ristabilire il fisico dopo uno sforzo di diverse ore sotto il sole cocente alla temperatura di quasi 40 gradi? Non ne sono sicura...», ha per esempio commentato la tennista australiana Samantha Stosur, vincitrice degli US Open nel 2011 ma oggi eliminata al primo turno per mano di Caroline Wozniacki.

«Mi sono sentito come se stessi per morire»

Ha raccontato Leonardo Mayer dopo aver dovuto dare forfait nella sua partita di debutto contro Laslo Đere.

Anche all'Arthur Ashe Novak Djokovic ha patito il caldo.
Anche all'Arthur Ashe Novak Djokovic ha patito il caldo.
Getty Images
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