Prima del suo debutto agli US Open lo spagnolo ha parlato dell'assenza del suo grande rivale all'ultimo torneo stagionale del Grande Slam.
Tre anni or sono Rafael Nadal aveva conquistato gli US Open al termine di un'emozionante finale vinta contro il russo Daniil Medvedev, allora ancora senza sigilli nei tornei dello Slam. Da allora lo spagnolo non ha mai più messo piede nell'Arthur Ashe o in qualsiasi altro stadio del villaggio tennistico di Flushing Meadows. Dopo due rinunce consecutive per motivi di salute, l'attesa per il suo ritorno di quest'anno è ancora più grande.
«Sono felice di essere tornato. New York è senza dubbio uno dei posti più importanti della mia carriera», ha dichiarato Nadal, quattro volte vincitore dello Slam newyorkese, nella conferenza stampa pre torneo.
Nonostante la gioia di essere tornato a competere in America, l'infortunio subito al muscolo addominale durante il torneo di Wimbledon complica le cose. Dopo aver dovuto concludere anticipatamente la campagna londinese dando forfait in semifinale contro Nick Kyrgios, Nadal ha potuto scendere in campo solamente nelle scorse settimane al torneo di Cincinnati, dove è stato immediatamente sconfitto da Borna Coric.
«Sto facendo le cose nel miglior modo possibile. Spero di essere pronto per giocare. Con gli strumenti di cui dispongo oggi, tenendo conto del mio fisico, spero di essere abbastanza competitivo da darmi una possibilità di andare fino in fondo», ha proseguito il detentore di 22 titoli del Grande Slam.
«L'assenza di Djokovic è una grande perdita, ma...»
Nonostante i problemi di salute Rafa Nadal rimane uno dei grandi favoriti per la vittoria finale. Uno dei motivi è senza dubbio l'assenza di Novak Djokovic, il quale non ha potuto recarsi negli Stati Uniti a causa delle regole in vigore contro il coronavirus, e al suo stato di non vaccinato.
«Dal mio punto di vista è una notizia molto triste - ha commentato Nadal - non avere uno dei migliori giocatori della storia nel tabellone di un torneo del Grande Slam è una grande perdita per tutti. Per il torneo, per i tifosi e anche per noi giocatori, perché vogliamo competere sempre con i migliori».
Il maiorchino ha espresso la propria simpatia nei confronti del rivale serbo, ma ha pure tenuto a sottolineare che «in un certo senso, lo sport è più grande di qualsiasi giocatore». Dopotutto, lo stesso Nadal è stato obbligato a saltare gli ultimi due US Open a causa degli infortuni.
«Anche se non è una buona notizia per tutti, il mondo continuerà a girare. Il tennis continuerà ad andare avanti anche dopo di me, Novak e Roger. È così che vanno le cose. Anche dopo di noi ci saranno sempre dei nuovi campioni», ha spiegato il 36enne.
Troppo tempo senza Roger
E a proposito di Roger Federer, l'amico-rivale non ha perso l'occasione per ribadire la sua partecipazione alla Laver Cup, il torneo di esibizione in programma a Londra al termine del mese di settembre, dove potrebbe ricomporsi la storica coppia «Fedal».
«Non vedo l'ora di rivedere Roger in campo. È stato un lungo periodo senza di lui. Spero che sia abbastanza in salute per poter giocare. Non vedo l'ora di condividere la squadra con lui. Vediamo come si evolve la situazione. Ora però sono concentrato sugli US Open...», ha concluso il tennista di Manacor.
La caccia al 23esimo titolo del Grande Slam si aprirà martedì sera - nella notte fra martedì e mercoledì in Svizzera - quando affronterà il 21enne australiano Rinky Hijikata (ATP 198).