3 ex campioni tornano sul 'caso Kyrgios-Lahyani'McEnroe: "L'arbitro dovrebbe essere premiato"
bfi
5.9.2018
McEnroe, Wilander e Becker parlano di Kyrgios e dell'intervento dell'arbitro di sedia avvenuto un caso nel corso degli US Open ancora in corso.
Il caso mediatico di questi US Open è stato il momento in cui l'arbitro Mohamed Lahyani è sceso dalla sua sedia ed ha parlato con il tennista australiano, visibilmente in crisi. Molto è stato detto. A distanza di giorni, tre grandi leggende del tennis dicono la loro a proposito, non senza stupire con le loro considerazioni, per certi versi inaspettate.
John McEnroe, Mats Wilander e Boris Becker siedono davanti ai microfoni di Eurosport discutendo del caso Kyrgios-Lahyani.
Mats Wilander: "Secondo me Nick Kyrgios è un ragazzo senza personalità".
John McEnroe: "Non direi che il ragazzo manca di personalità, ma è uno che molla - quitter -, uno che ha paura di sbagliare, di mettere in mostra i suoi colpi migliori".
Boris Becker: "Il ragazzo mi piace, è simpatico, ma vorrei vederlo vincere un torneo del Grand Slam. Se non si dà una mossa le nuove leve lo sovrasteranno, molto presto."
È ancora l'americano l'americano a prendere la parola: " Sapete quanti "litigi" ho avuto io con gli arbitri nel corso della mia carriera, ma in questo caso posso dire di ammirare il suo operato. Il ragazzo stava giocando malissimo e l'arbitro cos'ha fatto? è sceso dalla sua sedia per dire a Kyrgios: ' Ehi, datti una mossa, tu puoi giocare molto meglio di così." McEnroe scherza ancora sul fatto che per la prima volta nella sua vita deve congratularsi con un arbitro.
"L'arbitro non dovrebbe essere punito per il suo comportamento, anzi, dovrebbe essere premiato", ha chiosato l'ex bad-boy del tennis mondiale.
Wilander e Becker si trovano d'accordo con lo statunitense, anche se lo svedese ha qualcosa da aggiungere: " Non critico l'atteggiamento dell'arbitro e le sue parole, ma credo che avrebbe dovuto rimanere seduto sulla sua sedia invece di scendere e quasi inginocchiarsi di fronte al giocatore."
Per concludere è ancora lo svedese, vincitore di 7 Grand Slams, a rivendicare la sua tesi sulla perosnalità di Kyrgios: "Non mette in campo il suo meglio, non dimostra la passione di chi magari rompe delle racchette - McEnroe impassibile di fianco - non trasmette ciò che ognuno di noi tre, in modi diversi, ha saputo fare."
In fatto di personalità e atteggiamento vincente lo svedese non ha certo torto.
John McEnroe: vincitore di 7 Grand Slams, fu l'uomo che battè Bjorn Borg e forzò il ritiro dello svedese a soli 28 anni.
Mats Wilander: vincitore di 7 Grand Slams, quattro dei quali vinti prima dei vent'anni; un record tutt'ora imbattuto.
Boris Becker: vincitore di 6 Grand Slams, conosciuto come 'Boom Boom' per i suoi servizi devastanti e per i suoi incrontollati scatti emotivi.