Le confessioni di Magnus Norman «Mia figlia mi ha detto: "Devi andare ad aiutare Stan!"»

fon

15.1.2019

Magnus Norman ha rivelato in un'intervista rilasciata al quotidiano romando «Tribune de Genève» i motivi che l'hanno spinto a tornare al fianco di Stan Wawrinka.

Era durata quasi cinque anni, dal 2013 al 2017, l'efficace collaborazione fra Stan Wawrinka e Magnus Norman. Dopo l'arrivo dell'allenatore svedese a Stan era riuscita l'evoluzione in Stanimal, esplodendo letteralmente mettendo le mani su 16 titoli, fra i quali ben tre trofei del Grande Slam: Australian Open (2014), Roland Garros (2015) e US Open (2016). Poi all'improvviso l'addio, proprio mentre il tennista vodese lottava per rimettersi in sesto dopo le due operazioni subite al ginocchio.

«Nel mese di ottobre del 2017 ho dovuto prendere una delle decisioni più difficili della mia vita - ha rivelato Norman ad un giornalista del «Tribune de Genève» - mi sono separato da Stan quando era infortunato, un periodo molto duro per lui. Ma d'altronde non ci sono buoni momenti per prendere decisioni simili, quindi non avevo altra scelta».

Nonostante una vita votata al tennis anche la famiglia è decisamente importante per il 42enne di Filipstad, e per lasciare Stan aveva i suoi buoni motivi... «Lavorare come allenatore ti obbliga a rimanere per lunghi periodi lontano da casa. Ho due figlie gemelle, Elin e Estelle. Per Elin, non era assolutamente un problema. Invece per Estelle le mie lunghe assenze pesavano tanto da non voler più parlare con me. A quel punto ho deciso che il mio posto era a casa con la mia famiglia».

Stan, sinistra, e Norman con la Coppa dei Moschettieri.
Stan, sinistra, e Norman con la Coppa dei Moschettieri.
Getty

Qualche mese dopo tuttavia è stata proprio la piccola Estelle, all'epoca aveva sei anni, a chiedere al papà notizie di Stan Wawrinka, divenuto un amico di famiglia nel corso degli anni di collaborazione con papà Magnus. «È stato un fatto diverte - ha ammesso Norman - mi ha chiesto "Papà, ma dov'è Stan?", e dopo averle spiegato che si stava curando al ginocchio per poter tornare a giocare, ha insistito: "Se Stan è ferito devi aiutarlo papà". In seguito le ho spiegato che prima ero spesso lontano da casa perché mi occupavo di allenare Stan, e se avessi deciso di tornare al suo fianco avrebbe significato dover ripartire in giro per il mondo».

Dopo aver riflettuto qualche minuto la piccola Estelle ha voluto dire la sua. L'ex tennista svedese ha raccontato la scena sorridendo: «È tornata da me e mi ha detto: "Va bene papà, puoi partire, devi andare ad aiutare Stan!"».

Casualmente in quel periodo lo stesso Wawrinka si era rimesso in contatto con Magnus e... un passo tira l'altro il duo si è trovato per due settimane di allenamento in Svizzera ed in seguito ha deciso di tornare a collaborare stabilmente. «È successo tutto molto velocemente. In aprile mi ha contattato, ci siamo trovati e dopo due settimane abbiamo deciso di rimetterci a lavorare assieme».

Dopo un 2018 di transizione, speso principalmente a ritrovare un'eccellente condizione fisica e il ritmo delle competizioni, Stan Wawrinka può di nuovo contare sull'aiuto di Magnus Norman. L'obiettivo ora è quello di tornare a vestire i panni della mina vagante. Stan è uno dei pochi tennisti ad avere le cartucce giuste per abbattere anche i colleghi più forti, su su fino ai Top tre... La stagione è appena iniziata e, anche se per il vodese gli Australian Open non sono iniziati al meglio, «Stan è in crescita costante»: parola di Magnus Norman.

La prossima sfida di Wawrinka è già un big match contro il canadese MIlos Raonic, giustiziere del vodese agli ultimi US Open allo stadio degli ottavi di finale. Tira aria di vendetta?

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