Andy Murray ha battuto Corentin Moutet per 6:2, 7:5 e 6:3 nel primo turno degli US Open. Ma l'attenzione non si è concentrata sulla prestazione dello scozzese, ma sul fallimento del VAR usato per la prima volta a New York.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Andy Murray ha passato il primo turno agli US Open.
- Lo scozzese ha battuto il francese Corentin Moutet, conquistando così la 200esima vittoria in singolo in un torneo del Grande Slam.
- Momenti di attesa e delusione per il primo utilizzo del VAR nel tennis. La tecnologia non ha dato i risultati sperati.
Ciò che è già in uso in molti sport sarà in futuro all'ordine del giorno anche nel tennis: il VAR, ovvero il «Video Assistant Referee», che dovrebbe supportare l'arbitro nelle sue decisioni.
La tecnologia è stata utilizzata per la prima volta agli US Open di New York, ma in questo primo frangente non ha fornito la chiarezza sperata.
Andy Murray, opposto al francese Corentin Moutet, in occasione del primo turno degli US Open, era in vantaggio di due set e stava per vincere la partita quando Moutet ha richiesto l'intervento del VAR, dopo che il giudice aveva dato il punto a Murray, in quanto presumibilmente la pallina aveva rimbalzato due volte.
Tuttavia, la revisione del punto tramite l'assistenza del video si è rivelata più difficile di quanto previsto.
L'arbitro svedese ha cercato senza successo di riguardare la scena contestata sul suo tablet, ma dopo una lunga interruzione, ha annunciato: «Purtroppo l'analisi video non funziona, quello che vedete qui sono le immagini della TV. La decisione originale rimane dunque valida». Il punto è rimasto a Andy Murray.
Lo scozzese, nella conferenza stampa post-partita, ha commentato il fallimento della tecnologia: «Sono favorevole all'uso della tecnologia per prendere le decisioni giuste, ma deve funzionare. Quando funziona come oggi, diventa una farsa».
Per Andy Murray, il successo su Moutet equivale alla 200esima vittoria in singolare in un torneo del Grande Slam.