Roger Federer getta uno sguardo al futuro del tennis, una volta che i mostri sacri del presente lasceranno la scena per fare spazio ad una nuova generazione.
«Quando tutti noi smetteremo, penso che potrebbe crearsi un vuoto per i fan di Rafa, Nole e Federer - ha raccontanto lo stesso basilese in un'intervista rilasciata a Tennis World - non sarà più la stessa cosa per loro ma il circuito crea sempre nuove superstar».
Roger Federer è cosciente dal ruolo che si è ritagliato nel mondo del tennis da quando diventò un professionista nel lontano 1998. Con 20 titoli del Grande Slam intascati dal 2003 ad oggi il renano guida la classifica dei cerberi del tennis moderno. Dal primo titolo di Roger Federer, da quel 6 di luglio a Wimbledon, è praticamente iniziata una nuova. Da allora sono stati giocati 63 tornei del Grande Slam, 4 ogni anno, e 52 dei quali sono stati vinti dal trio Federer-Nadal-Djokovic. Fra gli inseguitori gli unici a essere riusciti ad accaparrarsene più di uno sono stati Andy Murray e il nostro Stan Wawrinka, capaci di centrare entrambi una tripletta.
Dal primo trionfo di Federer sono invece cinque i tennisti ad essere riusciti a mettere le mani su un trofeo del Grande Slam. Nei primi anni del "Regno Federeriano" Andy Roddick (US Open 2003), Gaston Gaudiò (Roland Garros 2004) e Murat Safin (Australian Open 2005), mentre pìu recentemente Juan Martin Del Potro (US Open 2009) e Marin Cilic (US Open 2014).
Immaginare il futuro di questo sport senza i grandi campioni che siamo stati abituati ad ammirare da ormai quasi 30 anni sembra impossibile, anche se i giovani talenti non mancano. Per ora non ci rimane che goderci al massimo questa straordinaria era tennistica e lasciare il futuro dietro l'angolo, sperando che rimanga nascosto il più possibile.