La tennista inglese Laura Robson apprezza l'idea di Roger Federer di unificare l'ATP e la WTA, operazione che porterebbe a benefici per i giocatori e per i tifosi.
La 26enne tennista inglese nata a Melbourne in Australia, numero uno del tennis inglese al femminile, ha parlato alla BBC dell'idea lanciata da Roger Federer negli scorsi giorni di unificare l'ATP e la WTA.
Vantaggi per tifosi e tennisti
Secondo la Robson un'unificazione delle due associazioni (ATP e WTA) renderebbe la vita più facile sia ai giocatori che ai tifosi.
In questo periodo di pausa forzata a causa della pandemia ci sono molti tennisti che si sono mossi per migliorare aspetti di questo sport per le generazioni a venire.
Dopo l'idea lanciata dai vari Federer, Nadal e Djokovic - e accolta dalla Federazione Internazionale -di creare un fondo in aiuto di quei tennisti di seconda e terza fascia che si sono visti azzerare le entrate, un paio di giorni fa, sempre il tennista di Basilea, ha suggerito di creare un'unica associazione dei tennisti professionisti, che riunisca uomini e donne.
Rafael Nadal e altri hanno subito accolto con favore l'idea lanciata dal Maestro.
«Credo sarebbe una cosa buona per il tennis - ha detto la Robson -, specialmente per noi donne».
«Anche per i tifosi sarebbe più semplice seguirci sotto la stessa ombrella, perchè non dovrebbero più iscriversi per la WTA TV e l'ATP TV. Un tifoso che vuole guardare il tennis troverebbe tutto sotto lo stesso abbonamento».
Quanti la pensano davvero come Federer e Nadal?
La 26 tennista inglese, da anni alle prese con diversi infortuni che l'hanno fatta retrocedere fino al 130esimo posto della classifica WTA, non è comunque certa che molti altri tennisti maschi la pensino come Federer e Nadal.
Stessa associazione, stessi premi?
«Credo comunque che sarebbe un bene per il nostro sport - ha continuato la Robson - anche se so che la questione dei premi partita sarà un osso duro da rosicchiare».
Oggi vi sono ancora grandi differenze in termini di ritorni economici tra il tennis professionistico femminile e quello maschile. Non ovunque. A Wimbledon, il vincitore e la vincitrice guadagnano entrambi 2'350'000 sterline inglesi, mentre a Roma...
«A Roma - conclude la tennista inglese - i premi vinti da maschi e femmine sono molto diversi. Ci vorrà molto tempo prima che queste differenze vengano appianate, un aspetto che rallenterà di molto una sperata unificazione tra ATP e WTA».