«Mi è mancata la cattiveria» Wawrinka: «Fisicamente sono quello di prima, ma non ci sono con la testa»

fon

1.9.2018

Stan Wawrinka non ha ancora ritrovato la sua forma migliore, ma ci è molto vicino.
Stan Wawrinka non ha ancora ritrovato la sua forma migliore, ma ci è molto vicino.
Getty Images

Stan Wawrinka non è riuscito ad avere la meglio sul canadese Milos Raonic al terzo turno degli US Open. Il torneo newyorkése è giunto al termine per il vodese, che tutta via nonostante la delusione della sconfitta può dirsi soddisfatto degli importanti miglioramenti effettuati nel corso delle ultime settimane. Di seguito l'intervista dopo partita.

Cosa ne pensi del livello della tua prestazione questa sera?

In generale il livello del mio tennis era abbastanza alto. Mi sentivo bene, ero in partita. Ho iniziato con delle buone sensazioni, mi muovevo bene e sono riuscito a piazzare dei vincenti decisivi. Il primo set è stato il mio migliore. Ho avuto un paio di occasioni per fare il break ma non ce l’ho fatta e con Raonic lo paghi. È un giocatore che non ti lascia molte occasioni, se non ne approfitti quando ti capita sei finito.

Cosa ti è mancato questa sera per vincere?

Oggi non sono stato abbastanza forte, non sono riuscito a gestire le situazioni e i punti importanti. Nei momenti topici della partita ero troppo debole, non so come dire, troppo soft.

Al momento attuale come giudichi il tuo comeback?

Bé discuterne adesso dopo questa sconfitta è difficile, è un risultato che fa male…

Ma se guardo a quanto è successo nelle ultime settimane, e penso soprattutto al Tour Americano (Washington, Toronto e Cincinnati ndr.) mi rendo conto di essere migliorato moltissimo. Se dopo il torneo di Wimbledon avessi potuto firmare per trovarmi dove sono ora l’avrei fatto immediatamente.

Parlo del mio tennis, del mio livello di gioco, del mio fisico, di essere di nuovo in grado di giocare ai massimi livelli per più ore, e di poter spingere al massimo in allenamento. Sono tutti miglioramenti che sono riuscito a raggiungere in quest’ultimo periodo.

«Fisicamente sono quello di prima, ma non ci sono con la testa»

Stan saluta gli US Open.
Stan saluta gli US Open.
Getty Images

Senti di essere vicino al tuo migliore stato di forma? O ti manca ancora troppo tempo di gioco per poter fare una comparazione oggettiva?

Per il momento posso solo dire che sta andando molto bene. Ad un anno dalle operazioni mi sento finalmente bene e a mio agio sul campo. Adesso l’importante è proseguire nella stessa direzione e continuare a giocare tornei. Devo riprendere a giocare molte partite per tornare ad avere quella forza mentale che mi permetteva di fare la differenza negli episodi decisivi delle partite. Ma appunto sono sulla buona strada…

Come hai programmato il proseguo della stagione? A quali tornei sei già sicuro di presenziare?

Se non avrò problemi fisici da curare in modo particolare sarò sicuramente a San Pietroburgo, Tokyo, Shanghai, Basilea e Parigi. Per il momento la lista dei miei prossimi appuntamenti è questa.

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