L'ex pilota di Formula 1 Eddie Irvine crede che i grandi piloti di oggi siano molto distanti dai vari Schumacher e Senna; il nordirlandese spiega il perchè.
I periodi della Formula 1 dei vari Piquet, Prost, Senna e Schumacher sono passati, per alcuni tempi sono tempi irripetibili in quanto la classe e la mole di lavoro di quei mostri sacri del passato oggi non c'è più.
Uno che la pensa così, e lo dice, è l'ex pilota di Formula 1 Eddie Irvine. Il nordirlandese, oggi 53enne, ha gareggiato contro i grandi elencati sopra, riportando in carriera 4 vittorie e 23 podi.
L'ex pilota si è scagliato contro gli attuali grandi campioni, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton in particolar modo.
«Il ferrarista è enormemente sopravvalutato, non capisco come abbia fatto a vincere 4 Mondiali», queste le parole di Irvine ai microfoni della BBC, che già in passato aveva descritto Vettel come un 'monello viziato'.
«Non fraintendetemi: penso che Vettel sia bravo se è in testa e non ha nessuno in competizione. Vettel, quando duella con qualcuno e concentrato sull’altro, e così, inevitabilmente, va a sbattere contro l’avversario, cosa che accade quasi sempre».
Dopo Vettel, le parole pungenti si spostano al riguardo di Lewis Hamilton.
«Penso sia il migliore ora - ammette quasi candidamente Irvine, per poi subito infilare la stoccata al pilota inglese - ma non è al livello di Michael Schumacher e non penso nemmeno che gli sia vicino, nonostante le molte vittorie conquistate in carriera. Ha la macchina migliore, ci sono più gare e la competizione è discutibile».
Ricordiamo che Michael Schumacher ha vinto 91 gare in Formula 1, mentre Hamilton, oggi 34enne, ha finora collezionato 73 vittorie. Il tedesco Sebastian Vettel - 31 anni - è a quota 52 vittorie.
Si lavorava molto di più.
«Schumacher lavorava tutti i giorni - continua l'ex pilota nella sua analisi - così come Senna, mentre, oggi Lewis Hamilton ha i suoi giorni liberi. Se guardate le tre stagioni in cui Lewis e Button erano insieme, Button ha fatto più punti di lui in quel lasso di tempo. Nessun compagno di squadra di Schumacher ha mai fatto, in quanto il suo livello di prestazioni, di allenamento e lavoro, era costantemente più alto di tutti gli altri».