Banche Credit Suisse: qual è la responsabilità degli esperti?

hm, ats

27.3.2023 - 19:00

Aymo Brunetti è stato un importante dirigente della Seco.
Aymo Brunetti è stato un importante dirigente della Seco.
Keystone

Mentre nell'ambito del tracollo di Credit Suisse (CS) sale la critica verso i dirigenti della banca e nei confronti dei controllori della Finma, che ne è degli esperti?

Keystone-SDA, hm, ats

Se lo chiede il portale Infosperber, che è andato a riprendere le affermazioni passate di due importanti professori di economia, uno dei quali è stato a lungo responsabile della Direzione della politica economica presso la Segreteria di stato dell'economia (Seco).

Aymo Brunetti, professore di economia all'Università di Berna ed ex dirigente Seco:

«Per le grandi banche UBS e CS, il problema "too big to fail" è stato fortemente limitato. Possono fallire senza trascinare nel baratro l'intera economia [...] Tecnicamente, per le grandi banche dovrebbe presto essere tutto a posto, in modo che non abbiano più bisogno di essere salvate» (1.9.2018, «Tages-Anzeiger»)

Tobias Straumann, professore di storia economica all'Università di Zurigo:

«Nel caso delle banche, si è riusciti abbastanza bene a trarre le conseguenze per il quadro economico, anche se si potrebbe tranquillamente inasprire i requisiti per le riserve». (9.10.2022, «Tages-Anzeiger»)

Brunetti: «Lo Stato non deve intervenire di nuovo»

Di nuovo Brunetti:

«Ci troviamo in una situazione fondamentalmente diversa rispetto al 2008: le banche di importanza sistemica sono oggi molto più resistenti grazie alla regolamentazione legale. E c'è un piano di salvataggio per le parti di importanza sistemica in caso di fallimento [...] Quindi lo Stato non deve intervenire di nuovo». (10.10.2022 «St. Galler Tagblatt»)

Ancora Straumann, due giorni prima del collasso di CS, dopo che la BNS ha parlato di aiuti di liquidità per 50 miliardi di franchi:

«Credit Suisse ha finora ricevuto solo aiuti di liquidità a breve termine – un prestito [...] Le regolamentazioni sono state ampliate, abbiamo certamente imparato la lezione [...] Non credo che ci saranno ulteriori regolamentazioni. A differenza di quanto accaduto all'indomani della crisi finanziaria del 2008, non esiste un problema sistemico. Grazie, tra l'altro, alle norme adottate allora». (18.3.2023, «Neue Zürcher Zeitung»)

Straumann: «Le autorità svizzere ci hanno tenuto all'oscuro»

I due professori sono stati interpellati da Infosperber riguardo alle loro dichiarazioni. Brunetti finora non ha risposto, mentre Straumann ha preso posizione nel modo seguente:

«Durante una corsa agli sportelli non si deve gettare olio sul fuoco, soprattutto se non si sa quanto gravi siano i deflussi. Le autorità svizzere ci hanno tenuto all'oscuro, con buone ragioni, per stabilizzare la situazione sino al fine settimana. A mio avviso ulteriori regolamentazioni non servono a nulla. Si dovrebbe finalmente dire alla gente con onestà che le crisi bancarie non si possono prevenire. Prima o poi avremo un problema anche con la nuova UBS. Non abbiamo bisogno di una nuova legge, ma di un piano concreto su come affrontare una futura crisi. Probabilmente UBS dovrà essere nazionalizzata e smembrata».