I migliori da rileggereIn cosa consiste la malattia di Greta Thunberg?
Di Vanessa Köneke, DPA/tjb
30.10.2019
I soggetti affetti dalla sindrome di Asperger sono spesso considerati bambini prodigio dalle capacità eccezionali, proprio come Greta Thunberg. Tuttavia, in molti hanno un'idea errata di questa malattia. A dire il vero, la sindrome di Asperger non esiste neppure.
Quando Greta Thunberg ha pronunciato il suo discorso infuocato al summit sul clima delle Nazioni Unite a New York, alcuni spettatori sono rimasti sorpresi. Greta non è forse autistica? Gli autistici provano sentimenti?
Su Twitter, la giovane si descrive come una «militante per il clima di 16 anni, con la sindrome di Asperger». In realtà, in passato ha quasi sempre dato prova di una freddezza razionale.
Per milioni di persone, è diventata un modello. Per altri, una nemica. I suoi avversari la insultano anche a causa del suo disturbo. La descrivono come un robot che dovrebbe essere oggetto di indagine psichiatrica e che proietta i suoi problemi sul cambiamento climatico.
Numerosi miti sulla sindrome di Asperger
L'immagine pubblica di Greta oscilla fra quella di una «bambina prodigio» e quella di una persona «malata». Del resto, esistono numerosi miti sull'autismo e la sindrome di Asperger. Su taluni aspetti, perfino gli studiosi non sono concordi.
Stando ai criteri diagnostici, l’autismo comporta capacità sociali e comunicative limitate. Coloro che ne sono affetti, per esempio, hanno difficoltà ad interpretare le espressioni facciali e a comprendere l'ironia. Greta Thunberg spiega su Facebook che le sue carenze in fatto di «socializzazione» sono la ragione che l'hanno spinta a protestare da sola all'inizio. «Se fossi stata "normale" e socievole, mi sarei unita a un'organizzazione o avrei fondato la mia.»
La seconda caratteristica chiave dell'autismo è l'essere soggetti a monotonia. Le persone autistiche, per esempio, amano i rituali, mangiano sempre gli stessi cibi o si interessano sempre agli stessi temi. La maggior parte soffre anche di impressioni sensoriali più forti: percepisce la luce e il rumore in maniera molto intensa.
Gli individui affetti non sono privi di empatia
Si dice che le persone autistiche siano incapaci di stabilire una connessione con gli altri. «È falso dire che non abbiano empatia», controbatte Simon Baron-Cohen, ricercatore specialista sull'autismo all'università di Cambridge. Certo, molti di loro hanno difficoltà nel mettersi mentalmente nei panni dei loro simili, spiega. Tuttavia, l’empatia ha una componente affettiva – oltre a quella cognitiva –, cioè una reazione emotiva nei confronti degli altri.
Generalmente gli individui autistici presentano problemi nella sfera sociale, mentre sono talvolta considerati degli autentici geni in altri campi. Le persone affette da Asperger, in particolare, sono spesso dipinte come molto intelligenti, come accade nel film «Rain Man», nel quale Dustin Hoffman interpreta il ruolo di un uomo autistico la cui formidabile memoria si rivela utile al gioco delle carte.
Addirittura alcune aziende assumono appositamente persone autistiche, ritenendole particolarmente attente ai dettagli. Ciò può rivelarsi utile, per esempio, per l’analisi di errori nel settore informatico. «Le loro capacità possono manifestarsi in qualsiasi ambito in cui debbano essere analizzati dei modelli», precisa Baron-Cohen. Per esempio, in quello della musica.
Distinzione tra tipi di autismo
Tuttavia, le persone affette da autismo, così come quelle affette dalla sindrome di Asperger, sono ben lungi dall'avere sempre una capacità molto sviluppata. Il possesso di conoscenze straordinarie rientra generalmente nella sindrome dello scienziato, vale a dire in una competenza isolata che riguarda un solo settore. E pochi autistici sono affetti da tale sindrome.
Il grado di intelligenza può variare molto: medici e psicologi distinguono, in base a tale fattore, fra due diverse varianti di autismo. Le cosiddette persone affette da sindrome di Asperger o autismo ad alto funzionamento hanno un'intelligenza superiore a quella di individui affetti da autismo «classico», l'autismo di Kanner.
Leo Kanner ha tratteggiato il quadro clinico dell'autismo per la prima volta nel 1943. Un anno dopo, Hans Asperger pubblicò la sua tesi di abilitazione nella quale diede un nome all'altra variante del disturbo. Un'intelligenza superiore non significa, tuttavia, che l'individuo in questione sia in possesso di capacità più sviluppate.
La sindrome di Asperger esiste davvero?
Allo stesso tempo, la questione in merito alla reale esistenza della sindrome di Asperger è controversa. Il catalogo diagnostico attualmente in uso presso gli psichiatri per classificare le malattie non menziona più questo disturbo. Nel DSM-5 (la quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) pubblicato nel 2013, i quadri clinici finora individuati sono stati raggruppati sotto la dicitura di disturbi mentali dello spettro autistico. Da quel momento, l’autismo è considerato come un continuum.
La storia della sindrome di Asperger avrebbe quindi avuto vita breve, poiché era stata inclusa nel catalogo diagnostico solo nel 1980. Ma il dibattito continua. Alcuni scienziati stanno proseguendo nello studio delle differenze fra individui affetti da autismo per comprendere se, più che di sfumature, non si tratti invece di malattie diverse.
L'esperto di autismo Simon Baron-Cohen raccomanda l'uso di un termine generico con dei sottotipi – come nel caso del diabete di tipo 1 e 2. Così sarebbe più facile soprattutto capire quali modalità di assistenza applicare a seconda dell'individuo.
Perfino le stesse persone affette da autismo sono sovente in disaccordo. Alcuni lo vedono come un handicap. Altri, servendosi della parola chiave «neuro-diversità», sostengono di avere solamente una diversa forma di percezione.
Effettivamente i confini dell'autismo non sono del tutto definiti. Stando ai nuovi criteri diagnostici, numerosi individui affetti da sindrome di Asperger non sarebbero neppure più considerati autistici: secondo una meta-analisi, questo cambiamento riguarderebbe un quarto di loro.
Per molti autistici, la diagnosi fa parte della loro identità. Greta Thunberg ha anche scritto su Twitter: «Ho la sindrome di Asperger e ciò significa che a volte sono un po' diversa dalla norma. E, nelle giuste circostanze, la diversità può essere un superpotere.»
La questione di stabilire se l'autismo sia una maledizione o una benedizione rischia di essere oggetto di controversie ancora a lungo. Ma il termine sindrome di Asperger è caduto in disgrazia per un'altra ragione: Hans Asperger (1906-1980) avrebbe partecipato ad un programma di eutanasia sviluppato dai nazisti.
Gli scienziati sconsigliano, ormai da tempo, di attribuire nomi di persone alle malattie.
Greta Thunberg & Co.: gli adolescenti che cambiano il mondo
Greta Thunberg & Co.: gli adolescenti che cambiano il mondo
Semplicemente disgustati dalla politica? Egocentrici? I «giovani di oggi» sono più di questo. Scoprite in questa galleria i 21 ragazzi che stanno cambiando il mondo.
Immagine: Maja Hitij/Getty Images
Flint, nel Michigan, è spesso considerata un simbolo del Midwest americano dimenticato. L'industria dell'automobile se n'è andata, lasciando dietro di sé disoccupazione e acqua contaminata. Nel 2016, Mari Copeny scrisse - all'età di otto anni - una lettera all'allora presidente Barack Obama, che le concesse una visita. Da allora, la ragazzina (oggi 11enne) raccoglie con successo fondi per la propria città.
Immagine: www.instagram.com/littlemissflint
Marley Dias ha sottolineato come i suoi libri di scuola raccontassero sempre la storia di un bambino bianco e del suo cane. È per questo che - nel 2015, quando aveva 10 anni - ha lanciato un appello attraverso la campagna #1000BlackGirlBooks al fine di raccogliere libri che proponessero maggiore diversità. Grazie a tale impegno, è stato possibile trovare migliaia di testi nelle scuole degli Stati Uniti e dei Caraibi. Nel frattempo alcuni volumi sono stati rivisti. Nel 2018, Marley (oggi 14enne) ha pubblicato il suo primo libro.
Immagine: www.instagram.com/iammarleydias
Secondo «Entertainment Weekly», si tratta di una delle migliori attrici della sua età. E sono molti a pensarla allo stesso modo: Marsai Martin recita una parte di primo piano nella sitcom «Black-ish». Ma non è tutto: «Little», film che è stato concepito da lei stessa e della quale è produttrice esecutiva (a soli 14 anni) esce in questi giorni negli Stati Uniti.
Immagine: www.instagram/marsaimartin
Non soltanto è estremamente popolare tra gli adolescenti: Millie Bobby Brown è anche già apparsa nella lista «Time 100» delle personalità più influenti del mondo, asssieme a Donald Trump, Elon Musk e Oprah Winfrey. L'ambasciatrice dell'Unicef, 15enne, è un volto della serie Netflix «Stranger Things», lavora nella moda e ha 18,4 milioni di abbonati su Instagram.
Immagine: Vittorio Zunino Celotto/Getty Images for Moncler
Con l'esordio in «12 anni schiavo» (2013) , Storm Reid non diventò particolarmente popolare tra i suoi coetanei: il dramma premiato agli Oscar era troppo duro per quell'età. Ma l'adolescente di 15 anni ha trovato molta notorietà tra i cineasti di Hollywood. Ha ottenuto così parti importanti, in particolare in «Nelle pieghe del tempo» della Disney.
Immagine: Chris Jackson/Getty Images for Disney
Originarie di Stoccarda, Lisa e Lena Mantler (16 anni) sono probabilmente le personalità tedesche più celebri tra gli adolescenti di tutto il mondo. Dal 2015, pubblicano video nei quali riprendono con labiale sincronizzato le hit della musica pop internazionale, attraverso la piattaforma TikTok. La loro audience di più di 14 milioni di abbonati su Instagram, i diversi contratti pubblicitari e il loro marchio di moda rappresentano attività più che fruttuose.
Immagine: Andreas Rentz/Getty Images
Nata in Florida, Danielle Bregoli è apparsa nel 2016 nel talk-show americano «Dr. Phil»: il suo modo di fare sfrontato ha ottenuto un'eco - grazie anche ai video su YouTube - che ha impresso il suo volto nella memoria. Da quel momento, l'adolescente di 16 anni è entrata nella top 100 delle rapper con il nome d'arte Bhad Bhabie, è diventata una star dei reality-show e ha fondato un marchio di trucchi.
Immagine: www.instagram/bhadbarbie
La svedese Greta Thunberg ha lanciato da sola uno «sciopero per il clima» nell'agosto del 2018. Oggi centinaia di migliaia di giovani seguono il suo esempio sfilando ogni venerdì nelle grandi e piccole città di tutto il mondo - da Washington a Wellington - con lo slogan comune «Fridays for Future». L'adolescente di 16 anni è stata di recente proposta per il premio Nobel per la pace.
Immagine: Adam Berry/Getty Images
La protezione dell'ambiente non è di certo una priorità politica in Indonesia. Ciò nonostante, nel 2017 è stato ottenuto un divieto di utilizzo di buste di plastica sulla celebre isola turistica di Bali, nel 2017. Un'iniziativa nata dall'impegno delle sorelle Melati (17 anni) e Isabel (16 anni) Wijsen, che dal 2013 diffondono nei loro discorsi lo slogan «Bye Bye Plastic Bags», raccogliendo consensi tra chi la pensa come loro.
Immagine: Andreas Rentz/Getty Images
Un'operazione all'orecchio nel corso dell'infanzia ha suscitato in Krtin Nithiyanandam l'interesse per la medicina e le scienze naturali. Da allora, il ragazzo britannico sembra inarrestabile. A 15 anni ha scoperto un anticorpo in grado di individuare il morbo di Alzheimer ad uno stadio precoce, quindi una bioplastica capace di ripulire l'acqua dalle tossine. Oggi ha 17 anni e sta svolgendo ricerche sul cancro al seno.
Dave Grohl in persona ha di recente paragonato Billie Eilish al suo vecchio gruppo Nirvana. Di certo la californiana di 17 anni non suona musica grunge. Ma il suo mix di pop, elettronica e hip-hop sta producendo nelle figlie di Dave Grohl e in altri ragazzi della loro età un movimento mediatico simile a quello che lui stesso visse circa 30 anni fa.
Immagine: Kenneth Cappello / Universal Music
La transuessalità è un tema rimasto a lungo un tabù, oppure preso alla leggera, o ancora motivo di derisione. Gli attivisti come Jazz Jennings (18 anni) lottano contro tutto questo. Inizialmente su YouTube, quindi attraverso l'emittente americana TLC, la ragazza ha raccontato la propria storia e quelle di altri transgender. Nel 2016, ha pubblicato il suo primo libro.
Immagine: www.instagram.com/jazzjennings_
Boulder, città del Colorado nella quale è nato Xiuhtezcatl Martinez, rappresenta un paradiso per gli attivisti di sinistra ed ecologisti. Il ragazzo di 18 anni ne ha assorbito pienamente lo spirito e ha lanciato battaglie legali contro lo Stato, nonché diffuso messaggi tramite testi scritti, un libro e parole di pezzi rap.
Immagine: W-film / fechnerMEDIA
L'essere apparsa di fronte alle telecamere a partire dall'età di sei anni non ha rappresentato un fuoco di paglia per Kiernan Shipka. Dopo aver interpretato in 60 episodi Sally Beth, figlia di Don draper, in «Mad Man», ha continuato a lavorare in telefilm e lungometraggi al cinema. Oggi, a 19 anni, è la protagonista della serie Netflix «Le terrificanti avventure di Sabrina».
Immagine: Samuel de Roman/Getty Images for Netflix
Adut Akech e la sua famiglia hanno cominciato una nuova vita una decina di anni fa, grazie alle possibilità che sono state loro offerte. Provenienti dal Sudan del Sud, si sono stabiliti in Australia. È da quando la ragazza aveva 13 anni che le agenzia di moda le ronzano attorno. Oggi ne ha 19 e ha già ottenuto una serie di copertine di «Vogue», sfilato per Prada, Versace e numerosi altri marchi.
Immagine: John Phillips/Getty Images for The Business of Fashion
Skeku Kanneh-Mason, 19 anni, ha cominciato a suonare il violoncello quando ne aveva sei. La lunga pratica gli ha permesso di ottenere una borsa alla Royal Academy of Music. A 17 anni, ha firmato un contratto con una casa discografica e la sua prima produzione di musica esclusivamente classica è riuscita ad ottenere l'undicesimo posto nelle classifiche del Regno Unito. Finora, la sua apparizione più prestigiosa è stata nel 2018, in occasione del matrimonio tra il principe Harry e Meghan Markle.
Immagine: Lars Borges/Kensington Palace via Getty Images
Con nove milioni di abbonati su Instagram non è difficile mettere in mostra cosa si può comprare con il denaro arrivato improvvisamente grazie alla carriera cinematografica. Ma non è il solo interesse di Joey King. La ragazza di 19 anni - che ha recitato nella serie «Fargo» e nel film «The Kissig Booth» - approfitta del suo palcoscenico anche per esprimersi con fermezza contro la diffusione eccessiva di armi e il traffico di esseri umani.
Immagine: Netflix / Marcos Cruz
Amika George ha raccolto quasi 200'000 firme per la sua iniziativa con la quale chiede che alle cittadine inglesi in maggiore difficoltà economica vengano forniti assorbenti gratuitamente. Oggi a difendere la causa sono numerose personalità politiche, tra le quali alcune particolarmente in vista. Ma la battaglia della ragazza di 19 anni continua: «Se vogliamo dei cambiamenti, dobbiamo essere noi stessi a portarli».
Immagine: www.freeperiod.org
Muzoon Almellehan ha capito molto presto che l'educazione è la chiave di volta di molte cose. Così - ha raccontato lei stessa - quando è scappata dalla Siria, nel 2014, ha portato con sé soltanto i manuali scolastici. Oggi ha 19 anni, vive a Newcastle, nel Regno Unito, ed è impegnata come ambasciatrice dell'Unicef per la difesa del diritto all'istruzione nel suo Paese natale e in altre zone che versano in condizioni critiche, come nel caso del Ciad.
Immagine: www.instagram/jacenorman
Milioni di bambini conoscono Jace Norman per il ruolo di Kid Danger nella serie Nickelodeon «Henry Danger». Si è trattato di un trampolino per il giovane di 19 anni. Che, con la sua azienda specializzata nel mondo dei social network, offre consulenze anche al colosso dei media Viacom. Norman si appresta ora ad apparire anche nelle vesti di un produttore di serie.
Immagine: www.instagram/jacenorman
Malala Yousafzai, che è cresciuta in Pakistan sotto il dominio dei talebani, si è impegnata fin da piccola per il diritto all'istruzione. Ha scritto in particolare un blog per la BBC. La ragazza è sopravvissuta a numerosi attentati, il primo nel 2012, nel corso del quale ha ricevuto un colpo d'arma da fuoco sul volto. Non si è mai arresa e ha ricevuto nel 2014 il premio Nobel per la pace.
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