La testimonianza Un giovane ticinese in Svezia: «Temperature di meno 40 gradi non lasciano indifferenti»

Di Alessia Moneghini

8.1.2024

La settimana scorsa la Svezia è stata paralizzata da un'ondata di freddo glaciale. Il Paese scandinavo ha dovuto affrontare non pochi disagi legati al maltempo. Nello stesso periodo Antonin C. si trovava nella regione svedese della Lapponia, in cui è stata raggiunta la temperatura record di -43,6°C gradi. Il giovane ticinese ha raccontato a blue News il suo viaggio.

Di Alessia Moneghini

Hai fretta? blue News riassume per te

  • La scorsa settimana la Svezia è stata travolta da un freddo estremo, che ha causato non pochi disagi soprattutto a sud del Paese.
  • Proprio lo stesso periodo, Antonin C. si è recato con la sua famiglia in Lapponia per le vacanze invernali.
  • Nonostante fosse preparato al clima svedese, non si aspettava delle temperature così basse, anche se il viaggio non è stato perturbato troppo: «Ma è chiaro che le temperature negative di 40°C gradi non lasciano indifferenti», dice a blue News il giovane ticinese.

Nei giorni scorsi la Svezia, così come gli altri Paesi scandinavi, sono stati travolti da un’ondata di maltempo: un freddo estremo si è abbattuto soprattutto sul sud del Paese, mettendo a dura prova gli abitanti, bloccando centinaia di auto nella neve e lasciando senza elettricità migliaia di persone.

Si sono anche registrate temperature record: a Kvikkjokk in Lapponia la temperatura è addirittura scesa fino a -43,6°C gradi.

Ed è proprio nella regione svedese della Lapponia che il fortunato – o forse sfortunato – Antonin C. si è recato dalla Svizzera con i suoi famigliari per le vacanze di Natale: «Insieme alla mia famiglia abbiamo deciso di recarci in un Paese freddo, dove ci fosse la neve assicurata e dei bei paesaggi. Dopo alcune ricerche abbiamo deciso di partire per la Svezia per vedere aurore boreali e vivere esperienze nordiche», racconta il giovane ticinese a blue News.

«Mi ero preparato ad affrontare il freddo estremo»

Le avventure non sono di certo mancate, dato che Antonin e i suoi famigliari non si aspettavano delle temperature così basse: «Prima di arrivare non sapevo del maltempo. Partendo per la Lapponia, mi ero comunque preparato a dover affrontare il freddo estremo. Il materiale portato si è rivelato utile e sufficiente ad affrontare queste temperature».

Antonin si è accorto del freddo glaciale direttamente sul posto e, in un secondo momento, grazie alle varie notizie dei media svizzeri. Dei problemi legati alla meteo né le autorità locali, e «tantomeno la reception dell'hotel», sembrerebbero essersi preoccupate d’informare i turisti.

Anche i locali con temperature simili non escono di casa

La fortuna nella sfortuna ha voluto però che il giovane e la sua famiglia non fossero colpiti dai grossi problemi che il resto della Svezia ha vissuto.

Infatti l’itinerario del loro viaggio è rimasto pressoché invariato: «Sono solo saltate alcune attività programmate come escursioni in motoslitta, per ovvie ragioni dovute alle temperature, che sono prima state posticipate e poi annullate del tutto», spiega Antonin.

Nessun particolare disagio per lui e gli altri: «Ma è chiaro che trovarsi con il mercurio che raggiunge i meno 40°C gradi non lascia indifferenti. Anche la gente del posto ci ha detto che con temperature del genere non esce di casa solitamente».

Il clima ora si è un po’ riscaldato: «Ci sono circa -20°C gradi e venerdì è arrivata anche la neve. Rimane freddo, ma è tutto molto più vivibile. Nei prossimi giorni è prevista la stessa situazione», descrive Antonin.

Sul finire però qualche problema c'è stato: infatti il volo di scalo a Oslo che Antonin e i suoi famigliari dovevano prendere per rientrare in Svizzera è stato cancellato per colpa dei ritardi accumulati sui collegamenti dalla Lapponia.

La causa dei ritardi? Il ghiaccio sulla pista d'atterraggio. Ma il giovane ticinese, che nel frattempo è tornato a temperature decisamente più miti, risparmia i commenti e le foto di questa fase del viaggio.