Ecco cosa conteneva Il suo filetto alla Wellington aveva ucciso tre parenti, ora la donna è stata arrestata

dpa

2.11.2023

La polizia ha perquisito il giardino della donna, il cui piatto di funghi ha provocato la morte di tre persone.
La polizia ha perquisito il giardino della donna, il cui piatto di funghi ha provocato la morte di tre persone.
IMAGO/AAP

Un caso misterioso occupa da mesi la polizia australiana: tre persone sono morte dopo aver mangiato un piatto a base di funghi. È stato un omicidio? L'arresto di una persona sospetta potrebbe ora fare luce sulla vicenda.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • In Australia è stata arrestata la donna, il cui piatto a base di funghi ha ucciso tre persone.
  • L'australiana aveva preparato un filetto alla Wellington con diversi tipi di funghi.
  • Le indagini hanno dimostrato che tra i miceti utilizzati c'era anche l'amanita falloide.
  • La donna sostiene di non sapere come la varietà velenosa sia finita nel suo piatto.

Circa tre mesi dopo la morte di tre persone per sospetto avvelenamento da funghi durante una cena di famiglia in Australia, la padrona di casa è stata arrestata. La 49enne è stata prelevata dalla sua abitazione a sud-est di Melbourne dagli investigatori della omicidi.

La casa e la proprietà sono state perquisite anche con l'aiuto di cani da fiuto. Si sospetta che le vittime siano state deliberatamente avvelenate, ma la donna continua a negare di aver commesso un reato.

Alla fine di luglio, la 49enne aveva invitato a cena l'ex marito, che aveva desistito all'ultimo, i genitori di quest'ultimo (entrambi di 70 anni) e la sorella dell'ex suocera (66 anni) e il marito di lei (68 anni), ai quali ha servito un filetto alla Wellington, ossia un pezzo di manzo rivestito di pasta sfoglia croccante e ricoperto di funghi.

Giorni dopo, gli ospiti si sono presentati in ospedale con forti crampi allo stomaco e tre di loro, ossia gli ex suoceri e la donna di 66 anni, sono morti. Il marito di quest'ultima è invece sopravvissuto.

Non saltare a conclusioni affrettate

All'epoca la cuoca aveva dichiarato di aver accusato anch'essa dei sintomi. È stata portata in ospedale con forti dolori allo stomaco e diarrea, per i quali le è stata somministrata un'infusione e un «farmaco che protegge il fegato».

Gli esami forensi hanno poi rivelato che il cibo conteneva un fungo velenoso. Si trattava della famigerata amanita falloide, chiamata anche «cappello della morte».

Davanti alle telecamere, Erin Patterson ha dichiarato di essere devastata dalla morte dei suoi cari. In seguito ha spiegato di aver preparato il filetto alla Wellington sia con i funghi freschi del supermercato che con quelli secchi di un negozio asiatico.

L'arresto è «solo il passo successivo di un'indagine complessa e approfondita» che è ancora in corso, ha dichiarato l'investigatore capo, che ha anche messo in guardia dal saltare a conclusioni affrettate.

La vicenda non ha fatto notizia solo in Australia, ma è ormai diventata un caso a livello internazionale.