Ecco per quanto La «fattoria degli orrori» di Hefenhofer venduta all'asta

sime, ats

5.12.2023 - 16:52

L'ufficio esecuzioni e fallimenti del distretto di Arbon (TG) ha venduto all'asta per 1,83 milioni di franchi la fattoria con abitazione e pascolo di un agricoltore di Hefenhofen, che era finito sotto i riflettori della stampa nazionale nel 2017 a causa di un grave caso di maltrattamento di animali. Il ricavato servirà a coprire i debiti arretrati.

Agenti di polizia nella fattoria sgomberata con la forza l'8 agosto 2017 (foto d'archivio)
Agenti di polizia nella fattoria sgomberata con la forza l'8 agosto 2017 (foto d'archivio)
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Keystone-SDA, sime, ats

Il caso legato a quella che la stampa aveva soprannominato la «fattoria degli orrori» era scoppiato il 3 agosto 2017, dopo che il Blick aveva pubblicato le foto di animali lasciati morire di fame o maltrattati, scattate da una ex dipendente dell'allevatore.

Quattro giorni più tardi, diversi attivisti per la protezione degli animali avevano assistito a debita distanza allo sgombero forzato della fattoria. Erano stati prelevati circa 250 animali tra cavalli, maiali, bovini, pecore, capre e lama. Novanta cavalli erano poi stati venduti all'asta.

L'allevatore è stato condannato in prima istanza a otto mesi di detenzione con la condizionale. L'uomo è stato giudicato dal Tribunale distrettuale di Arbon parzialmente colpevole di maltrattamento di animali, ma è stato assolto da molti altri capi d'imputazione.

Contro questa sentenza, il Ministero pubblico del canton Turgovia ha presentato un ricorso in appello.

Responsabile cantonale andrà a processo

Dopo lo sgombero forzato, il governo turgoviese aveva commissionato un'inchiesta esterna che aveva portato alla luce errori di valutazione da parte delle autorità a vari livelli.

In questo contesto, è stato aperto un procedimento anche nei confronti dell'allora responsabile dell'Ufficio cantonale di veterinaria, che nel frattempo è andato in pensione.

Quest'ultimo sarà giudicato in un processo separato per aver omesso di far rispettare un divieto parziale di tenere animali emanato già nel 2013 nei confronti dell'allevatore di Hefenhofen.